“Il risultato del Referendum del 25 Settembre 2016 in Ticino non renderà più facili i negoziati già in corso tra l’Unione europea e la Svizzera per affrontare le conseguenze del Referendum nazionale che due anni fa chiese di porre limiti all'ingresso di lavoratori europei…il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha più volte chiarito che le quattro libertà fondamentali del Mercato Unico sono inseparabili, cosa che nel contesto svizzero significa che la libertà di circolazione dei lavoratori sia fondamentale…
…nell'ambito del negoziato già in corso Juncker, lo scorso lunedì, ha incontrato il Presidente della Confederazione elvetica ed hanno concordato di vedersi di nuovo a fine Ottobre 2016 per continuare il negoziato e trarre le potenziali conseguenze, anche del voto in Ticino, che dovrà essere ancora approvato dal Governo federale”, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas.
Tratto da:
Ansa Europa