“L’Australia dovrà rivedere la sua politica protezionista sul pomodoro se non vorrà mettere a rischio un futuro Accordo di Libero Scambio con l'Unione europea…si tratta di misure pretestuose e la sostanza della risposta del Commissario Ue, appena arrivata, ci dà ragione…nella stessa è stata definita la metodologia antidumping australiana discutibile e la Commissione europea ha ribadito il proprio sostegno al Governo e ai produttori italiani impegnati nel difendere il loro diritto ad essere trattati in modo equo nel pieno rispetto delle disposizioni del Wto…
…le misure antidumping applicate da Canberra si basano sul presunto impatto che il regime di sostegno della PAC - disaccoppiato dalle coltivazioni - avrebbe sul prezzo di acquisto del pomodoro fresco…si tratta di una palese violazione delle regole WTO e di un pericoloso precedente per le industrie agroalimentari dell'Unione europea che lavorano materie prime agricole, per questo è importante che l’Esecutivo Ue abbia preso una posizione chiara al fianco del nostro Governo e dei produttori italiani”, ha dichiarato l’Europarlamentare Paolo De Castro, commentando la risposta della Commissario europeo al Commercio, Cecilia Malmstroem, all’Interrogazione presentata dallo stesso De Castro a Febbraio 2016 sulle restrizioni adottate dall'Australia contro le Aziende italiane di trasformazione dei pomodori.
Tratto da:
Ansa Europa