“Quella russa é una crisi politica,ma fino ad oggi a pagare le conseguenze dell'embargo deciso da Mosca sono stati quasi esclusivamente gli agricoltori europei…ciò rappresenta un peso finanziario che i produttori non possono per alcuna ragione addossarsi”.

Questo è quanto dichiarato da Paolo De Castro,Coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo,che ieri é intervenuto all'Assemblea a Strasburgo durante la discussione sull'embargo imposto dalla Russia ai Paesi europei.

”I 125 milioni di Euro messi a disposizione da Bruxelles per l'ortofrutta si sono rivelati subito insufficienti a compensare i danni ingenti che i produttori hanno subito e continueranno a subire qualora l'Unione europea andasse avanti con le sanzioni e se la Russia continuasse a rispondere con l'embargo…c’è bisogno di più fondi per far fronte ad una crisi di cui purtroppo la fine sembra non arrivare…cifre,queste,che non vanno prelevate dalla riserva di crisi nel bilancio agricolo perché significherebbe sottrarre soldi agli stessi agricoltori,visto che la riserva é autofinanziata con una parte dei pagamenti europei agli agricoltori che hanno già subito tagli nel bilancio 2014-2020…mi auguro che le nuove risorse siano ridistribuite secondo principi più equi,che prendano in esame le perdite subite dai singoli Stati membri e dai singoli settori,come avvenne per l'epidemia di Escherichia coli nel 2011”,ha concluso De Castro.