Dopo mesi di stallo per la mancanza di un accordo tra gli 11 Paesi europei,tra cui l'Italia,è ritornata sul tavolo Ue la tassa sulle transazioni finanziarie (Ftt).
In base a quanto si apprende,il tema verrà affrontato in una riunione a 11 a margine dell'Ecofin informale di Milano previsto questo sabato,al fine di fare il punto della situazione e avanzare verso una soluzione di compromesso,nel tentativo di raggiungerla entro fine anno. Il 25 Settembre a Bruxelles è inoltre prevista un'altra riunione a livello tecnico del gruppo di lavoro dei 28 Stati sulla “Tobin tax”,con il fine di preparare il terreno per una discussione formale all'Ecofin tra Novembre e Dicembre.
Tante sono le questioni sostanziali ancora aperte,poichè dopo un'iniziale accelerazione a favore della tassa sono stati molti gli aspetti della proposta di Bruxelles che gli Stati membri hanno messo in questione,dai prodotti tassati,alle modalità di farlo.Le cose adesso si starebbero di nuovo muovendo e secondo quanto si apprende,in discussioni tra Italia e Francia lo scorso fine settimana,la posizione di Parigi si sarebbe ammorbidita a favore dell'inclusione di equity e derivati nel Ftt,aprendo così potenzialmente la porta a un progresso nelle discussioni finora bloccate tra gli 11 - Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
Vista la situazione si è comunque attivata immediatamente la Federazione europea delle Banche (Ebf),da sempre contraria per le conseguenze negative che una “Tobin tax” avrebbe sull'economia europea già in difficoltà.Quest’ultima si è rammaricata nel sapere che alcuni Stati membri intendono andare avanti con la proposta della Commissione europea per introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie,rendendo chiaro che ancora sottostimano l'impatto economico di tale iniziativa,nonostante le evidenti prove contro i meriti del Ftt.