La tregua nell'Ucraina dell'est inaspettatamente sembra tenere…quindi per adesso niente sanzioni extra.

La tregua nell'Ucraina dell'est inaspettatamente sembra tenere…quindi per adesso niente sanzioni extra.In base alle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi,il nuovo pacchetto di sanzioni è stato costruito per approfondire quanto deciso a fine Luglio e quindi limitazione all'accesso ai mercati finanziari,divieti all'export di armi, beni Dual-use e tecnologie sensibili,ma la misura più dura sarebbe stata quella di limitare l'accesso ai mercati non solo per le banche e le istituzioni finanziarie a controllo statale,ma anche per i tre giganti russi dell'energia, Gazprom, Rosneft e Trasneft.Un modo questo per rendere difficile il finanziamento autonomo delle tre Società e così costringere lo Stato russo a mettere le mani in tasca.Il via libera delle capitali,in seguito all'accordo unanime raggiunto venerdì scorso tra gli ambasciatori,sarebbe dovuto arrivare con la cosiddetta procedura scritta,ovvero quella che viene adottata quando non si prevedono divergenze.

In tarda mattinata la portavoce di Bruxelles annunciava che il termine per la procedura scadeva alle 15:00 e che entro l’indomani il pacchetto sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale,ma non tutto è filato come previsto.Precedentemente veniva deciso di posticipare il limite alle 18:00,poi veniva convocata,a partire dalla stessa ora,una riunione straordinaria degli Ambasciatori permanenti dei 28 Stati.Scaduta la seconda ora limite,fonti europee rivelavano che non tutti avevano concesso l'approvazione formale al pacchetto.

All'appello sarebbero mancati non più di due o tre,ma indispensabili per raggiungere l'unanimità necessaria in tema di sanzioni.Dalla Finlandia ad esempio è emerso che si volevano chiarimenti sulle modalità di annullamento dei provvedimenti.Ad essere in discussione, insomma,non tanto la qualità delle misure previste nel pacchetto,quanto la modalità di applicazione.

In sostanza,come e quando procedere?In che modo applicare il principio di reversibilità e proporzionalità nel momento in cui,per la prima volta,il cessate-il-fuoco sembra tenere?Mosca ha minacciato dure ritorsioni qualora l'Europa varasse il nuovo step di sanzioni,ma,secondo quanto dichiarato dal Presidente Poroshenko venerdì scorso al momento dell'annuncio del cessate-il-fuoco,il Cremlino è corresponsabile della sua tenuta.In serata è stata Mosca ad annunciare che Putin e Poroshenko sono d'accordo nel proseguire il dialogo per la pace,di conseguenza,per il momento le sanzioni resteranno in sospeso.

 

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