“L'Europa non delocalizzi il suo sistema produttivo…in seguito a mesi in cui al Parlamento è stato impedito di esprimersi, grazie all'impegno del gruppo dei Socialisti e Democratici siamo finalmente riusciti a portare in aula la discussione su un tema che da qui a Dicembre 2016 potrebbe infliggere un colpo terribile all'industria e al sistema produttivo europeo…la decisione che siamo chiamati a prendere non è se la Cina sia un economia di mercato o meno poichè tutti sanno che non lo è, né formalmente, né sostanzialmente…
...la decisione da prendere è se delocalizzare o meno il nostro sistema produttivo, ma se questa domanda può essere legittima per un imprenditore, questo dubbio non è concesso alle Istituzioni, che devono governare e guidare il futuro dell'Europa…l’Unione che vogliamo è un Europa che produce qualità, innovazione, sostenibilità…
…le Istituzioni comunitarie devono poter guardare negli occhi quei piccoli e grandi imprenditori che ogni giorno aprono le loro attività per competere nel mercato globale con prodotti innovativi e di eccellenza, garantendo standard ambientali e lavorativi elevati, contro Aziende straniere artificialmente sovvenzionate…per questo abbiamo ribadito, con forza, la nostra opposizione senza se e senza ma al riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina e così faremo anche giovedì, quando saremo chiamati a al voto”, ha posto in evidenza Nicola Danti, Eurodeputato del Partito Democratico.
Tratto da:
Ansa Europa