“Quasi certamente ci saranno sette supervicepresidenti cui affidare il coordinamento dei portafogli concessi ai singoli Commissari”.Sarebbe questa l'ipotesi a cui sta lavorando Jean Claude Juncker nell'ambito della formazione della prossima Commissione europea.In tale contesto a Bruxelles viene dato praticamente per certo che il portafoglio degli Affari Economici venga affidato al socialista francese Pierre Moscoviti,il quale sarà però coordinato da Jyrki Katainen.La supervisione del finlandese,subentrato a Olli Rehn,si dovrebbe estendere anche ad altri portafogli economici di peso come la concorrenza,l'industria e il mercato unico.
Alla Vicepresidente Federica Mogherini,Alto Rappresentante europeo per la Politica Estera e la Sicurezza,spetterà invece il coordinamento dell'Area Internazionale che dovrebbe essere composta dall'allargamento,dalle Politiche di Vicinato,dalla Cooperazione e dagli Aiuti Internazionali.Altri supervicepresidenti dovrebbero essere l'olandese Frans Timmermans,Area Commercio,l'estone Andrus Ansip,area Agenda Digitale e lo slovacco Maros Sefcovic,area Giustizia Affari Interni. Juncker,che ieri si è incontrato con Timmermans dopo aver già avuto colloqui con Mogherini nei giorni scorsi,ha intanto avviato le audizioni dei candidati confermando che la sua tabella di marcia prevede due tappe:”Per prima la stesura della lista dei Commissari in accordo con il Consiglio europeo,così come previsto dal Trattato e poi,non prima della metà della prossima settimana,la distribuzione dei portafogli”.
La squadra del neo Presidente,prima di ricevere il via libera definitivo al suo insediamento,il primo Novembre prossimo,dovrà poi passare l'esame del Parlamento europeo,in cui la prospettiva di un Moscoviti in qualità di semplice Commissario agli Affari Economici,coordinato da Katainen non sarebbe stata ancora completamente digerita. Viene invece data per superata la minaccia di bocciare la Commissione per mancanza di un adeguato numero di donne.Dopo la nomina di Mogherini Juncker sarebbe riuscito a rimpolpare la presenza femminile per arrivare almeno a quota nove,il numero delle donne presenti nell'esecutivo uscente,considerato il minimo indispensabile dall'Europarlamento per concedere il suo ok.
La Romania,di fronte alla promessa di ottenere le Politiche Regionali,ha sostituito Dacian Cialos con Corina Cretu.La Danimarca ha candidato il Ministro dell'Economia Margrethe Vestager,il Belgio quasi certamente indicherà Marianne Thyssen,ed anche Polonia e Slovenia dovrebbero mandare a Bruxelles due donne. Tali figure rosa andrebbero ad aggiungersi alla ceca Vera Jourova,alla svedese Cecilia Malmstrom e alla bulgara Kristalina Georgieva.
