LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
vista la decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (Decisione spettro radio) (1), in particolare l’articolo 4, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
(1)La direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) («codice europeo delle comunicazioni elettroniche») fa riferimento alla necessità di ulteriori studi della banda di frequenze 40,5-43,5 GHz al fine di garantire maggiori disponibilità coordinate di spettro radio per realizzare reti fisse e senza fili ad altissima velocità. Tale direttiva impone inoltre agli Stati membri di promuovere l’armonizzazione dell’uso dello spettro radio per le reti e i servizi di comunicazione elettronica nel territorio dell’Unione, tra l’altro perseguendo la copertura della banda larga senza fili sul territorio nazionale e della popolazione ad alta qualità e alta velocità, nonché la copertura delle principali direttrici di trasporto nazionali ed europee.
(2)La banda di frequenze 40,5-43,5 GHz («42 GHz») è stata armonizzata a livello mondiale per le telecomunicazioni mobili internazionali (3) (International Mobile Telecommunications, IMT) in occasione della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni del 2019 (World Radiocommunication Conference, WRC-19) mediante modifiche del regolamento delle radiocomunicazioni elaborato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni-Settore Radiocomunicazioni (UIT-R). La pertinente modifica del regolamento delle radiocomunicazioni stabilisce misure volte a garantire la coesistenza tra i sistemi IMT, compreso il 5G, il servizio fisso via satellite (Fixed Satellite Service, FSS) e il servizio di radioastronomia (Radio Astronomy Service, RAS) nella banda di frequenze 42 GHz.
(3)La comunicazione della Commissione «Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea» (4) fissa ambiziosi obiettivi di connettività per l’Unione, che sono stati aggiornati con la comunicazione della Commissione «Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale» (5) e ulteriormente sostenuti dalla decisione (UE) 2022/2481 del Parlamento europeo e del Consiglio (6) che istituisce il programma strategico per il decennio digitale 2030. Tali obiettivi di connettività devono essere raggiunti mediante il dispiegamento e l’adozione su vasta scala di reti ad altissima capacità. La comunicazione della Commissione «Il 5G per l’Europa: un piano d’azione» (7) individua azioni coordinate a livello dell’Unione, comprese l’individuazione e l’armonizzazione dello spettro radio per il 5G sulla base del parere del gruppo «Politica dello spettro radio» (Radio Spectrum Policy Group, RSPG), al fine di garantire una copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e in tutti i principali assi di trasporto terrestre entro il 2025.
(4)L’RSPG ha adottato tre pareri su una tabella di marcia strategica per lo spettro per il 5G in Europa (8), in cui, tra l’altro, ha sottolineato la necessità di attuare bande di frequenze superiori a 24 GHz per conseguire gli obiettivi di prestazione ad alta capacità del 5G e ha individuato nella banda di frequenze 42 GHz una priorità in termini di studi per le bande 5G a onde millimetriche di seconda fase per le reti terrestri senza fili nell’Unione. L’RSPG ha considerato la banda di frequenze 42 GHz un’opzione praticabile per il 5G a lungo termine, tenendo conto della necessità di un equilibrio generale tra la fornitura di servizi satellitari e mobili terrestri nella gamma di frequenze 40-50 GHz.
(5)La banda di frequenze 42 GHz fornisce un’alta capacità in grado di consentire servizi di comunicazione elettronica (electronic communications services, ECS) innovativi di prossima generazione (compreso il 5G) a banda larga senza fili (wireless broadband, WBB) basati su piccole celle (9) e che utilizzano grandi blocchi di almeno 200 MHz. L’uso di detta banda di frequenze appare idoneo, in tale contesto, per gli hotspot nelle aree urbane e suburbane.
(6)Sebbene negli Stati membri dell’Unione (10) la banda di frequenze 42 GHz sia attribuita al servizio fisso (Fixed Service, FS) e sia utilizzata per le connessioni senza fili per rete fissa terrestre («collegamenti fissi»), è necessaria flessibilità nell’uso dello spettro per garantire la coesistenza tra ECS WBB, compreso il 5G, e collegamenti fissi.
(7)La banda di frequenze 42 GHz è utilizzata anche per i servizi satellitari in tutti gli Stati membri dell’Unione. Tale uso comprende la gamma di frequenze 40,5-42,5 GHz per le comunicazioni spazio-terra e la gamma di frequenze 42,5-43,5 GHz per le comunicazioni terra-spazio, così da sostenere le stazioni terrene FSS rispettivamente riceventi e trasmittenti. La banda di frequenze 39,5-40,5 GHz adiacente è attribuita sia al FSS sia al servizio mobile via satellite (Mobile Satellite Service, MSS) per le comunicazioni spazio-terra. Quest’ultima banda di frequenze deve essere utilizzata sia dalle stazioni satellitari terrene riceventi coordinate sia da quelle non coordinate (FSS e MSS). Tali stazioni satellitari terrene dovrebbero pertanto essere adeguatamente protette contro le interferenze causate dagli ECS WBB terrestri.
(8)La banda di frequenze 42,5-43,5 GHz è inoltre utilizzata per i sistemi del RAS, che dovrebbero essere adeguatamente protetti dalle interferenze causate dagli ECS WBB terrestri.
(9)I sistemi terrestri di prossima generazione che forniscono ECS WBB, compreso il 5G, dovrebbero essere diffusi nella banda di frequenze 42 GHz in condizioni tecniche armonizzate nell’Unione. Queste condizioni dovrebbero assicurare il funzionamento ininterrotto e il potenziale sviluppo futuro dei sistemi dei pertinenti FS, RAS e FSS esistenti all’interno di detta banda. Le condizioni dovrebbero altresì garantire che tali sistemi esistenti e futuri non abbiano un’incidenza negativa rilevante sulla diffusione e sulla copertura dei sistemi terrestri senza fili di prossima generazione (5G).
(10)Ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 2, della decisione n. 676/2002/CE, il 14 aprile 2020 la Commissione ha conferito alla Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT) il mandato di elaborare condizioni tecniche armonizzate meno restrittive adatte ai sistemi terrestri senza fili di prossima generazione (5G) per le bande di frequenze prioritarie superiori a 24 GHz, compresa la banda di frequenze 42 GHz.
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