Raccomandazione (UE) 2024/736 della Commissione del 1o marzo 2024 su un codice di buone pratiche relativo al coinvolgimento dei cittadini per la valorizzazione delle conoscenze.

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LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 292,

considerando quanto segue:

(1)Un forte coinvolgimento dei cittadini nella valorizzazione della conoscenza è fondamentale per accelerare l'adozione di soluzioni innovative e sviluppare nuove tecnologie, prodotti e servizi volti ad affrontare le sfide più urgenti che incombono sulla società, garantendo nel contempo una transizione verde e digitale equa (1).

(2)Il codice di buone pratiche rispecchia i nuovi orientamenti introdotti dalla raccomandazione del Consiglio (2) in quanto incoraggia le connessioni e la co-creazione tra tutti gli attori della R&I e sottolinea l'importanza delle competenze e delle pratiche imprenditoriali. Contribuisce altresì all'azione «Migliorare gli orientamenti dell'UE per una migliore valorizzazione delle conoscenze», che fa parte dell'agenda politica del SER per il periodo 2022-2024 (3).

(3)Nelle conclusioni del Consiglio sulla nuova agenda europea per l'innovazione si afferma che le comunità, le città e le regioni svolgono un ruolo importante nella costruzione di ecosistemi di ricerca e innovazione (R&I) competitivi a livello mondiale e di strategie di crescita. Si ribadisce inoltre la necessità di incoraggiare gli istituti di istruzione superiore (IIS) a migliorare la capacità di collaborare con i loro ecosistemi, compresi gli attori sociali, fornendo le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie (4).

(4)La raccomandazione del Consiglio su un patto per la ricerca e l'innovazione in Europa invita a promuovere un coinvolgimento più attivo della società nella ricerca e innovazione in tutte le dimensioni, per concorrere all'azione di sensibilizzazione sui benefici e sull'impatto della ricerca e innovazione nella vita quotidiana delle persone, garantire una maggiore diversità degli approcci per elaborare e attuare le politiche in materia di ricerca e innovazione e rendere la R&I più pertinente per la società (5).

(5)La raccomandazione del Consiglio (6) su un quadro europeo per attrarre e trattenere i talenti della ricerca, dell'innovazione e dell'imprenditorialità in Europa raccomanda agli Stati membri di dare particolare risalto ai programmi volti a rafforzare le competenze necessarie ai ricercatori per intraprendere attività di valorizzazione delle conoscenze e di promuovere e sostenere sistemi di valutazione e ricompensa dei ricercatori che, tra l'altro, riconoscano una varietà di risultati e di attività, compresa l'interazione con la società.

(6)La transizione verso una scienza aperta e il passaggio all'innovazione aperta rappresentano sia sfide sia opportunità nell'ecosistema di R&I in evoluzione. Da un lato l'approccio basato sulla scienza dei cittadini ha assunto crescente rilievo come elemento chiave dello Spazio europeo della ricerca volto al miglioramento della ricerca stessa, dall'altro il coinvolgimento dei cittadini e della società nella R&I rende la ricerca sempre più pertinente alle esigenze della società e accresce la fiducia nella scienza. Tali sviluppi dovrebbero assicurare l'eccellenza e l'impatto degli investimenti dell'Unione nella ricerca e nell'innovazione, salvaguardando nel contempo gli interessi dell'Unione. Al riguardo il kit di strumenti per contrastare le ingerenze straniere in ambito di R&I (7) contribuisce a sensibilizzare e a corroborare la resilienza nel settore della R&I in tutta Europa al fine di rafforzare la sicurezza della ricerca nelle attività congiunte di R&I (8).

(7)Il coinvolgimento dei cittadini nella valorizzazione delle conoscenze comporta opportunità e sfide in quanto può interessare attori diversi, quali università, organizzazioni di ricerca, imprese (incluse le piccole e medie imprese, PMI), comunità locali e comuni, organizzazioni non governative (ONG), gruppi di cittadini, parti sociali e istituzioni artistiche e culturali, ciascuno portatore di competenze e contributi specifici per la valorizzazione efficace delle conoscenze (9).

(8)Il coinvolgimento dei cittadini dovrebbe essere una pratica standard nella valorizzazione delle conoscenze, in particolare quando punta a migliorare la risposta alle esigenze dei cittadini e ad apportare vantaggi alla società al di là dei tradizionali fattori di profitto. Dovrebbe promuovere il coinvolgimento sostenibile e ricorrente da parte dei gruppi e delle comunità in un contesto adeguato, in cui i benefici e il valore creati siano riconosciuti e le organizzazioni elaborino approcci strategici volti a promuoverlo.

(9)L'obiettivo del codice di buone pratiche sul coinvolgimento dei cittadini per la valorizzazione delle conoscenze è fornire orientamenti efficaci e strumenti pertinenti agli attori coinvolti nella ricerca e innovazione (R&I). Il codice di buone pratiche sosterrà gli attori della R&I nella creazione di un ambiente favorevole, contribuirà a istituire processi e pratiche partecipativi e favorirà il coinvolgimento sostenibile dei cittadini per conciliare meglio le soluzioni innovative basate sulla conoscenza con le esigenze dei cittadini stessi.

(10)Il codice di buone pratiche si basa sui contributi della comunità di pratiche in materia di coinvolgimento dei cittadini per la valorizzazione delle conoscenze e recepisce anche i risultati di uno studio sulle migliori pratiche in materia di coinvolgimento dei cittadini per la valorizzazione delle conoscenze (10).

Per saperne di più:

Tratto da:

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EurLex

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