LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio (1), in particolare l’articolo 15, paragrafo 7,
considerando quanto segue:
(1)Il regolamento delegato (UE) 2017/86 della Commissione (2) ha istituito un piano temporaneo in materia di rigetti per alcune attività di pesca demersale nel Mar Mediterraneo, applicabile dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2019. Il regolamento delegato (UE) 2020/4 della Commissione (3) ha successivamente prorogato il periodo di applicazione del piano temporaneo in materia di rigetti fino al 31 dicembre 2021.
(2)Una nuova esenzione de minimis è stata successivamente istituita dal regolamento delegato (UE) 2021/2064 della Commissione (4). Tale esenzione è stata istituita per le specie demersali fino al 31 dicembre 2023, mentre per le catture accessorie di piccoli pelagici effettuate nelle attività di pesca demersale l’esenzione è stata istituita solo fino al 31 dicembre 2022. Il regolamento delegato (UE) 2022/2564 (5) ha successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2023 l’applicazione delle esenzioni de minimis per le catture accessorie di piccole specie pelagiche.
(3)La Croazia, l’Italia e la Slovenia (gruppo ad alto livello «Adriatica») e Grecia, Italia, Cipro e Malta (gruppo ad alto livello «Sudestmed») hanno un interesse di gestione diretto nelle attività di pesca, rispettivamente, nel Mare Adriatico e nel Mar Mediterraneo sudorientale. Il 2 maggio 2023 il gruppo ad alto livello Adriatica e il gruppo ad alto livello Sudestmed hanno presentato raccomandazioni comuni iniziali per chiedere la proroga dell’esenzione de minimis di cui al regolamento delegato (UE) 2021/2064.
(4)Il 15 giugno 2023 il comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca («CSTEP») ha valutato le prove scientifiche a sostegno delle raccomandazioni comuni iniziali (6).
(5)In primo luogo, lo CSTEP ha osservato che anche se l’approccio de minimis combinato incluso nelle prove scientifiche riguarda un ampio gruppo di specie con tassi di rigetto molto variabili, tale ampia copertura costituisce un approccio valido data la complessità delle attività di pesca nel Mare Adriatico e nel Mar Mediterraneo sudorientale.
(6)In secondo luogo, lo CSTEP ha ritenuto che singole esenzioni de minimis relative a una sola specie comporterebbero probabilmente molte esenzioni distinte altrettanto difficili da controllare.
(7)In terzo luogo, i tassi di rigetto sono estremamente eterogenei sia tra le sottozone geografiche (GSA) sia tra le specie messe in comune (in particolare per le specie catturate con reti a strascico) e occorre privilegiare la riduzione del livello delle catture indesiderate mediante l’uso di attrezzi selettivi o di zone marine protette.
(8)In quarto luogo, per quanto riguarda in particolare le prove scientifiche fornite dal gruppo ad alto livello Adriatica sui costi sproporzionati della gestione delle catture indesiderate, lo CSTEP ha osservato che diversi progetti e studi di ricerca sono in corso o saranno sviluppati e che sono state fornite solide argomentazioni per giustificare la difficoltà di migliorare la selettività ed evitare tutte le catture indesiderate nel breve periodo. Lo CSTEP ha inoltre accolto con favore gli sforzi compiuti per realizzare studi sui costi sproporzionati e sulla selettività e il fatto che i nuovi progetti saranno attuati dagli Stati membri interessati.
(9)In quinto luogo, per quanto riguarda in particolare le prove scientifiche fornite dal gruppo ad alto livello Sudestmed sui costi sproporzionati della gestione delle catture indesiderate, lo CSTEP ha preso atto degli sforzi e del lavoro compiuti per fornire prove dei costi sproporzionati della gestione delle catture indesiderate nella pesca nel Mediterraneo sudorientale mediante un’analisi multicriterio esaustiva della matrice del livello di efficienza. Lo CSTEP ha inoltre accolto con favore gli sforzi compiuti per realizzare studi sulla selettività e il fatto che gli Stati membri attueranno nuovi progetti.
(10)Il 27 giugno 2023 il gruppo ad alto livello Sudestmed e il 28 giugno 2023 il gruppo ad alto livello Adriatica hanno presentato rispettivamente raccomandazioni comuni aggiornate.
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