Decisione (UE) 2020/1183 della Commissione del 25 Febbraio 2020 relativa all’aiuto di Stato SA.34445 (2012/C) al quale la Danimarca ha dato esecuzione per il trasferimento di attività patrimoniali da FIH a FSC.

La Commissione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 108, paragrafo 2, primo comma,

visto l’accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l’articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo aver invitato gli Stati membri e gli altri interessati a formulare osservazioni a norma delle suddette disposizioni (1),

considerando quanto segue:

1.PROCEDURA

(1)Il 30 giugno 2009 la Danimarca ha fornito un importo di 1,9 miliardi di DKK sotto forma di capitale ibrido di classe 1 a FIH Erhvervsbank A/S, comprese le sue controllate, («FIH») in base alla legge danese sugli aumenti di capitale finanziati dallo Stato (2).

(2)Il 6 marzo 2012 la Danimarca ha notificato un pacchetto di misure a favore di FIH. Con decisione del 29 giugno 2012 («la decisione sul salvataggio e di avvio del procedimento») (3), la Commissione ha approvato tali misure (4) in via temporanea ritenendole compatibili con il mercato interno.

(3)Nella stessa decisione, la Commissione ha avviato il procedimento di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (il «trattato») in quanto nutriva dubbi sull’adeguatezza di tali misure, sul fatto che l’aiuto fosse limitato al minimo necessario e sul contributo proprio della banca, in particolare tenuto conto della remunerazione potenzialmente bassa delle misure di sostegno a fronte di attività deteriorate, concesse a favore di FIH.

(4)Il 2 luglio 2012 FIH ha rimborsato il capitale di 1,9 miliardi di DKK che aveva ricevuto nel 2009 ai sensi della legge danese sugli apporti di capitale finanziati dallo Stato (5).

(5)In linea con la decisione sul salvataggio e di avvio del procedimento, il 4 gennaio 2013 la Danimarca ha presentato un piano di ristrutturazione (6), che successivamente ha modificato. Il 24 giugno 2013 la Danimarca ha presentato l’aggiornamento finale del piano (il «piano di ristrutturazione»).

(6)Il 3 febbraio 2014 la Danimarca ha presentato un prospetto schematico dei termini della ristrutturazione di FIH, che la Danimarca si è impegnata ad attuare (gli «impegni»).

(7)Nel periodo compreso tra il 30 giugno 2012 e il 3 febbraio 2014, le autorità danesi hanno fornito ulteriori informazioni.

(8)L’11 marzo 2014 la Commissione ha adottato una decisione (7) con la quale ha ritenuto che le misure a favore della FIH costituissero aiuti di Stato compatibili con il mercato interno ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato alla luce del piano di ristrutturazione e degli impegni assunti (la «decisione del 2014»).

(9)Il 24 maggio 2014 FIH e la sua società madre FIH Holding A/S («FIH Holding») hanno presentato un ricorso diretto all’annullamento della decisione del 2014. A seguito di tale ricorso, il Tribunale dell’Unione europea, con sentenza del 15 settembre 2016 (8), ha annullato la decisione del 2014. In appello, la sentenza del Tribunale è stata annullata con sentenza della Corte di giustizia del 6 marzo 2018 (9) e la causa è stata rinviata dinanzi al Tribunale. Il 19 settembre 2019 il Tribunale dell’Unione europea ha pronunciato la sua sentenza (10) nella quale ha rilevato che, quando ha quantificato l’alleggerimento dei requisiti patrimoniali derivante dal trasferimento di attivi a FSC, la Commissione aveva utilizzato una cifra non corretta. Anche se tale cifra non corretta fosse stata originariamente utilizzata da FIH e dall’autorità di vigilanza finanziaria danese, essa è stata successivamente rettificata da 375 milioni di DKK a 275 milioni di DKK (11). Per tale motivo, il Tribunale ha annullato la decisione del 2014. Di conseguenza, si è rivelato necessario proseguire l’indagine avviata con la decisione relativa al salvataggio e all’avvio del procedimento per tenere conto dell’esito del procedimento giudiziario in linea con l’articolo 266 del trattato e la Commissione deve adottare una nuova decisione che chiuda l’indagine ed elimini l’irregolarità di cui sopra.

(10)Nell’ambito della ripresa dell’indagine formale, il 13 gennaio 2020 le autorità danesi hanno fornito ulteriori informazioni. In tale occasione, le autorità danesi hanno inoltre confermato che tutti gli impegni presentati il 3 febbraio 2014 (cfr. il considerando 6) erano stati attuati o non erano più pertinenti e che non intendevano annullare gli impegni attuati. Sulla base delle nuove informazioni trasmesse dalle autorità danesi, la Commissione può chiudere l’indagine formale con la presente decisione.

Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.

Link:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2020.261.01.0016.01.ITA&toc=OJ:L:2020:261:TOC

 

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