Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 2,
visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (2), in particolare l'articolo 6, paragrafo 1,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le risoluzioni del Parlamento europeo,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l'occupazione,
visto il parere del comitato economico e finanziario,
visto il parere del comitato per la protezione sociale,
visto il parere del comitato di politica economica,
considerando quanto segue:
(1)Il 22 novembre 2017 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2018. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il Consiglio europeo del 22 marzo 2018 ha approvato le priorità indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 22 novembre 2017 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Svezia è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito.
(2)Il 7 marzo 2018 è stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Svezia 2018, nella quale sono valutati i progressi compiuti dalla Svezia nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio l'11 luglio 2017 (3), il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020. La relazione per paese comprende altresì l'esame approfondito a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011, i cui risultati sono stati pubblicati lo stesso 7 marzo 2018. L'analisi ha portato la Commissione a concludere che la Svezia presenta squilibri macroeconomici. In particolare, i livelli sovrastimati dei prezzi delle abitazioni, sommati all'aumento costante del debito delle famiglie, pongono rischi di una correzione disordinata. Il debito delle famiglie, che era già elevato, continua a crescere. I prezzi delle abitazioni registrano un aumento rapido e praticamente ininterrotto da circa 20 anni. Nell'ultimo trimestre del 2017 si è registrata una crescita negativa. Sulla base degli indicatori di valutazione i prezzi delle abitazioni rimangono tuttavia molto elevati rispetto ai fondamentali. Sebbene le banche siano considerate adeguatamente capitalizzate, una correzione disordinata potrebbe incidere anche sul settore finanziario, perché le banche hanno un'esposizione sempre maggiore ai mutui ipotecari. In questo caso, potrebbero esservi effetti di ricaduta nei paesi vicini, viste le interconnessioni finanziarie sistemiche. Negli ultimi anni sono stati adottati provvedimenti per contenere la crescita dei mutui ipotecari ed incentivare la costruzione di alloggi. Tuttavia, le misure finora adottate non sono bastate per ovviare alla sopravvalutazione del settore dell'edilizia abitativa e permangono lacune fondamentali in termini di politiche, in particolare per quanto riguarda gli incentivi fiscali per l'acquisto delle abitazioni e il funzionamento del mercato dell'offerta abitativa e della locazione.
(3)Il 27 aprile 2018 la Svezia ha presentato il programma nazionale di riforma 2018 e il programma di convergenza 2018. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente, onde tener conto delle loro correlazioni.
(4)La programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei («fondi SIE») per il periodo 2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. In applicazione dell'articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), ove necessario per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione può chiedere a uno Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo contratto di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilità negli orientamenti sull'applicazione delle misure per collegare l'efficacia dei fondi SIE a una sana gestione economica.
(5)La Svezia è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel programma di convergenza 2018 il governo intende raggiungere un avanzo pari all'1,0 % del PIL nel 2018 e continuare a conseguire l'obiettivo di bilancio a medio termine, ossia un disavanzo strutturale dell'1 % del PIL, durante tutto il periodo di riferimento del programma. Secondo il programma di convergenza 2018, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe ridursi al 37,3 % nel 2018 e continuare a diminuire fino a raggiungere il 29,0 % nel 2021. La crescita dell'economia e il buono stato di salute delle finanze pubbliche dovrebbero essere i principali fattori determinanti della diminuzione del rapporto debito pubblico/PIL. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile. Secondo le previsioni di primavera 2018 della Commissione, il saldo strutturale di bilancio dovrebbe registrare un avanzo dello 0,7 % del PIL nel 2018 e un avanzo dell'1,0 % del PIL nel 2019, rimanendo al di sopra dell'obiettivo di bilancio a medio termine. In base alla valutazione del programma di convergenza 2018 e tenendo conto delle previsioni di primavera 2018 della Commissione, il Consiglio è del parere che la Svezia rispetterà le disposizioni del patto di stabilità e crescita nel 2018 e nel 2019.
(6Partito da livelli già elevati, l'indebitamento delle famiglie non ha smesso di crescere. È cresciuto del 7,0 % nel 2017, fino a raggiungere l'86 % circa del PIL e il 184 % del reddito disponibile, percentuali tra le più elevate dell'Unione. Dopo essersi leggermente contratto nel 2016, il rapporto medio debito/reddito disponibile per i nuovi mutuatari è nuovamente risalito nel 2017, raggiungendo il 411 % e stabilendo un nuovo record. La crescita del debito delle famiglie è dovuta essenzialmente all'aumento del volume dei mutui ipotecari, che a loro volta dipendono dai prezzi elevati delle abitazioni e da alcune distorsioni strutturali che favoriscono gli investimenti immobiliari finanziati da mutui ipotecari. I livelli di indebitamento sono distribuiti in modo disomogeneo, con le famiglie giovani e a basso reddito che si trovano a sopportare un onere del debito particolarmente pesante rispetto al reddito. In questi ultimi anni la Svezia ha adottato diverse misure macroprudenziali. Tra queste misure rientrano la fissazione di limiti al rapporto prestito/valore, la modifica delle soglie minime del fattore di ponderazione dei rischi applicate dalle banche e l'introduzione di una regola formale di ammortamento dei mutui ipotecari nel giugno 2016. Nel marzo 2018 è entrato in vigore un nuovo requisito rafforzato di ammortamento dei mutui ipotecari caratterizzati da un elevato rapporto debito/reddito disponibile. La Svezia ha inoltre adottato una legislazione che rafforza il mandato giuridico dell'autorità macroprudenziale (Finansinspektionen). Il nuovo mandato, operativo dal febbraio 2018, permette all'autorità di reagire in maniera più rapida, con una gamma più ampia di possibili misure, ai rischi associati all'aumento dell'indebitamento delle famiglie. Le azioni di politica macroprudenziale sinora adottate non sembrano avere avuto un impatto significativo sulla crescita del credito ipotecario. La graduale limitazione della deducibilità fiscale dei pagamenti degli interessi sui mutui ipotecari o l'aumento delle imposte patrimoniali ricorrenti contribuirebbero a frenare la crescita del debito delle famiglie, ma il governo non ha compiuto nessun progresso in merito.
(7)Nel 2017 l'economia svedese ha evidenziato una decisa crescita, pari al 2,4 % circa, alimentata da una forte domanda interna. Gli investimenti, trainati dagli investimenti immobiliari, sono cresciuti del 6,0 % (su base annua) nel corso dei primi tre trimestri, dando alla crescita un contributo particolarmente rilevante. Nonostante un forte aumento della costruzione di alloggi negli ultimi anni, l'offerta rimane carente, in particolare per quanto riguarda gli alloggi economicamente accessibili intorno alle grandi città. La scarsità di alloggi a prezzi accessibili può anche ridurre la mobilità sul mercato del lavoro e l'effettiva integrazione dei migranti nello stesso e contribuire alla disparità tra le generazioni.
(8)Dopo due decenni di forte aumento dei prezzi delle abitazioni, il mercato residenziale ha registrato un calo graduale nell'autunno 2017, ma i prezzi restano al di sopra dei fondamentali. Tra i fattori determinanti si possono citare gli incentivi fiscali che riguardano l'acquisto delle abitazioni e l'accensione dei mutui ipotecari e condizioni di credito accomodanti associate a tassi di ammortamento dei mutui ipotecari relativamente bassi. Inoltre, la penuria di alloggi dipende anche da alcune inefficienze strutturali, tra cui la scarsa concorrenza nel settore edile, dovuta alla presenza di barriere all'ingresso al mercato per le piccole imprese e le imprese straniere, e il controllo che i grandi immobiliaristi riescono ad esercitare sulle risorse fondiarie. Esistono inoltre ostacoli che rendono difficile l'uso efficiente del parco abitativo esistente. Nel mercato della locazione, gli affitti inferiori ai prezzi di mercato hanno l'effetto di vincolare la clientela o di generare disparità tra chi è già inserito nel mercato locativo e chi non lo è. Nel mercato delle abitazioni di proprietà, le imposte sulle plusvalenze riducono la mobilità dei proprietari. Le autorità svedesi continuano ad attuare gradualmente il piano in 22 punti volto a stimolare la costruzione di alloggi e migliorare l'efficienza del mercato immobiliare. Non sono state tuttavia adottate misure politiche significative per introdurre una maggiore flessibilità nella determinazione dei prezzi degli affitti o per modificare l'assetto dell'imposta sulle plusvalenze.
(9)Un'economia avanzata necessita di lavoratori altamente qualificati; in settori quali l'edilizia, l'istruzione, la sanità, le scienze, l'ingegneria e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione stanno emergendo fenomeni di carenza di manodopera. In tale contesto, vi sono ancora problemi irrisolti, ad esempio l'integrazione nel mercato del lavoro delle persone provenienti da un contesto migratorio, in particolare le donne. Il tasso di occupazione delle donne nate al di fuori dell'UE è notevolmente inferiore rispetto al tasso relativo alla popolazione generale. Il divario in termini di risultati scolastici tra gli alunni provenienti da contesti socioeconomici diversi si sta allargando. L'integrazione dei nuovi alunni migranti nel sistema scolastico necessita di un attento monitoraggio, così come la crescente penuria di insegnanti.
(10)Nell'ambito del semestre europeo 2018, la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Svezia, che ha pubblicato nella relazione per paese 2018. Ha altresì valutato il programma di convergenza 2018, il programma nazionale di riforma 2018 e il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Svezia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Svezia, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'Unione, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell'Unione alle future decisioni nazionali.
(11Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza 2018 ed è del parere (5) che la Svezia rispetterà il patto di stabilità e crescita.
(12)Alla luce dell'esame approfondito della Commissione e della citata valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma 2018 e il programma di convergenza 2018. Le sue raccomandazioni a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 trovano riscontro nella raccomandazione di cui al punto 1,
RACCOMANDA che la Svezia adotti provvedimenti nel 2018 e nel 2019 al fine di:
1.Affrontare i rischi associati all'elevato indebitamento delle famiglie, riducendo gradualmente la deducibilità fiscale dei pagamenti degli interessi dei mutui ipotecari o aumentando le imposte patrimoniali ricorrenti. Stimolare l'edilizia abitativa nelle aree in cui è più pressante ovviare alla penuria di alloggi, in particolare eliminando gli ostacoli alla costruzione, e migliorare l'efficienza del mercato immobiliare, anche introducendo una maggiore flessibilità nella determinazione dei prezzi degli affitti e modificando l'assetto dell'imposta sulle plusvalenze.
Fatto a Bruxelles, il 13 Luglio 2018
Per il Consiglio
Il Presidente
H. LÖGER
Tratto da:
Link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32018H0910(26)