Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 10, paragrafo 2, secondo comma,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
considerando quanto segue:
(1)Il 16 giugno 2017 il Consiglio ha stabilito, a norma dell’articolo 121, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea («TFUE»), che in Romania vi era una deviazione significativa rilevata rispetto al percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di bilancio a medio termine e ha formulato una raccomandazione alla Romania sulle misure necessarie da adottare per garantire che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta (2) non superasse il 3,3 % nel 2017, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,5 % del PIL (3). Si era raccomandato alla Romania di destinare tutte le entrate straordinarie alla riduzione del disavanzo, mentre le misure di risanamento del bilancio avrebbero dovuto garantire un miglioramento duraturo del saldo strutturale pubblico con modalità favorevoli alla crescita. Il Consiglio aveva fissato il termine del 15 ottobre 2017 affinché la Romania riferisse in merito al seguito dato alla raccomandazione.
(2)L’11 luglio 2017 il Consiglio ha raccomandato alla Romania di garantire che nel 2017 avrebbe rispettato la raccomandazione del Consiglio (4) del 16 giugno 2017 al fine di correggere la deviazione significativa rispetto al percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di bilancio a medio termine. Per il 2018 si è raccomandato alla Romania di perseguire un consistente sforzo di bilancio, in linea con i requisiti del braccio preventivo del patto di stabilità e crescita, per realizzare un ulteriore aggiustamento verso l’obiettivo di bilancio a medio termine di un disavanzo strutturale dell’1 % del PIL. Nell’ambito della matrice di aggiustamento concordata nell’ambito del patto di stabilità e crescita, tale aggiustamento si è tradotto in un requisito relativo al tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non superiore al 4,3 % nel 2018, che corrisponderebbe a un aggiustamento strutturale pari allo 0,5 % del PIL.
(3)Il 26 e 27 settembre 2017 la Commissione ha intrapreso una missione di sorveglianza rafforzata in Romania ai fini del monitoraggio in loco di cui all’articolo -11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97. Il 24 ottobre 2017 la Commissione ha comunicato i risultati al Consiglio e li ha resi pubblici, previa trasmissione dei risultati provvisori alle autorità rumene.
(4)Il 13 ottobre 2017 le autorità rumene hanno presentato la relazione sul seguito dato alla raccomandazione del Consiglio del 16 giugno 2017. Sulla scorta delle informazioni comunicate dalle autorità rumene mediante la predetta relazione e della valutazione complessiva basata sulle previsioni di autunno 2017, il 5 dicembre 2017 (5) il Consiglio ha concluso che la Romania non aveva dato seguito alla raccomandazione del Consiglio del 16 giugno 2017.
(5)La Romania sta perseguendo una politica di bilancio prociclica in presenza di un’elevata crescita economica e di un divario positivo fra prodotto effettivo e potenziale. Nel 2017 il saldo strutturale della Romania dovrebbe scostarsi del 2,3 % del PIL dall’obiettivo di bilancio a medio termine del paese. Pertanto, considerata l’assenza di un’azione efficace da parte della Romania, è appropriato rivolgere a tale Stato membro una raccomandazione riveduta ai sensi dell’articolo 121, paragrafo 4, TFUE in merito alle misure appropriate da adottare.
(6)Stando alle proiezioni del divario tra prodotto effettivo e potenziale contenute nelle previsioni di autunno 2017 della Commissione, nel 2017 e nel 2018 la Romania si trova in una fase di congiuntura economica normale. Il rapporto debito pubblico/PIL del paese è inferiore alla soglia del 60 % del PIL. Lo sforzo strutturale minimo richiesto, prescritto dal regolamento (CE) n. 1466/97 e dalla matrice di aggiustamento concordata nell’ambito del patto di stabilità e crescita, che tiene conto della situazione economica prevalente e di eventuali problemi di sostenibilità, è pari allo 0,5 % del PIL.
(7)La Commissione prevede che il disavanzo strutturale della Romania aumenterà dell’1,1 % del PIL nel 2017, mentre la raccomandazione del Consiglio del 16 giugno 2017 ha richiesto un decremento strutturale di almeno lo 0,5 % del PIL. Si prevede inoltre che nel 2017 la Romania si attesterà sul valore di riferimento del 3 % del PIL previsto dal trattato, mentre, in base alle previsioni di autunno 2017 della Commissione, si prevede che lo supererà con un margine significativo nel 2018.
(8)L’ulteriore sforzo necessario per riportare la Romania su un adeguato percorso di aggiustamento in seguito agli scostamenti del 2016 e del 2017 dovrebbe integrare l’aggiustamento dello 0,5 % del PIL raccomandato dal Consiglio l’11 luglio 2017. Un ulteriore sforzo dello 0,3 % del PIL sembra appropriato considerata l’ampiezza della deviazione significativa rilevata rispetto al percorso di aggiustamento raccomandato verso l’obiettivo di bilancio a medio termine e accelererà l’aggiustamento per tornare verso tale obiettivo. Il miglioramento richiesto del saldo strutturale dello 0,8 % del PIL nel 2018 è coerente con un tasso di crescita nominale della spesa primaria netta non superiore al 3,3 % del PIL nel 2018.
(9)Le previsioni di autunno 2017 della Commissione indicano per il 2018 un ulteriore deterioramento del saldo strutturale dell’1 %. Pertanto, un miglioramento strutturale dello 0,8 % del PIL nel 2018 si traduce nella necessità di adottare misure che consentano un risultato complessivo dell’1,8 % del PIL rispetto allo scenario di riferimento attuale per il 2018, contenuto nelle previsioni di autunno 2017 della Commissione.
(10)Le previsioni di autunno 2017 della Commissione prospettano un disavanzo pubblico pari al 3,9 % del PIL nel 2018, superiore al valore di riferimento del 3 % del PIL previsto dal trattato. L’aggiustamento strutturale richiesto dello 0,8 % del PIL rispetto al risultato previsto per il 2017 garantirebbe alla Romania il rispetto della soglia del 3 % del PIL per il disavanzo pubblico nel 2018 con un margine.
Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.
Tratto da:
Link:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32017H1220(01)