Il Belpaese rischia che gli venga inflitta una maxi-multa dalla Corte di Giustizia europea per non aver messo a norma il trattamento delle acque reflue di ben 76 agglomerati urbani, oltre i 15.000 abitanti suddivisi in 8 Regioni site sul proprio suolo.
Il virtù di tutto ciò l’esecutivo europeo ha quindi reso attiva una seconda Procedura d'Infrazione, con l'invio di una lettera di messa in mora, dopo che già nel 2012 la Corte di Giustizia Ue aveva condannato l'Italia per carenze in 109 agglomerati urbani in Calabria, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia.
A questo punto, qualora il governo non dovesse prendere le misure necessarie, la Commissione europea potrebbe chiamare lo Stato a rispondere dell'inadempimento davanti ai giudici dell’Unione, chiedendo sanzioni analoghe a quelle già in corso per le discariche illegali, ovvero una cifra forfettaria di 40.000.000,00 di Euro, più un ulteriore somma per ogni sei mesi di ritardo.
Ciò è quanto reso noto da Bruxelles.