Si è chiuso il dibattito europeo sulla revisione della riforma del 2007 inerente al settore dell'ortofrutta, principalmente per ciò che concerne il livello di sostegno attualmente garantito alle organizzazioni di produttori e agli Stati membri dell'Unione europea che,come chiedevano Italia, Francia, Spagna e Grecia, si mantiene inalterato. I Ministri dell'Agricoltura europei,riuniti ieri a Lussemburgo,hanno infatti approvato un testo di conclusioni accompagnate da una dichiarazione della Commissione,che si impegnerà a presentare,al più tardi nel 2018,un rapporto per introdurre eventuali proposte legislative nel settore della frutta e della verdura.
Ormai da tempo infatti,i 10 Partner europei,dell'est e del sud dell'Europa,che hanno aderito nel 2004 all'Unione europea,chiedono di ripartire nuovamente i fondi comunitari per il settore, riducendoli a quei Paesi,come l'Italia,dove si è raggiunto un buon livello di associazionismo,per darli a quegli Stati dove ci sono ancora molto carenze.
La presentazione di eventuali proposte legislative nel 2018 potrebbe significare una loro entrata in vigore nell'ambito del quadro finanziario europeo post 2014-2020.Una soluzione quindi che potrebbe accontentare gli Stati membri del sud dell'Unione.Tanto dipenderà dalla futura Commissione europea,che sarà operativa dal prossimo Novembre.