Nel corso del secondo trimestre del 2015 il costo del lavoro, rispetto allo stesso trimestre 2014, è salito nell’Ue-19 di 1,6% e nell’Ue-28 di 1,9%. Nel primo trimestre dell'anno in corso l'aumento era stato di 1,9% e 2,3%. Per ciò che concerne l'Italia il costo del lavoro è invece sceso di 0,4%, unico calo dopo Grecia, -2,9% e Cipro, -1,2%.
Nel Belpaese il calo è soprattutto stato sulla componente extra-salariale, ovvero oneri previdenziali e fiscali:”-1,1%, il calo più sensibile dopo quello di Olanda, -7,8% e Cipro, -1,3%”. Gli aumenti più sensibili del costo del lavoro si sono registrati rispettivamente in Lettonia, +7,9%, Romania, +7,7%, Bulgaria, +6,8%, Estonia, +5,5% e Lituania, +4,3%. All’interno della zona Euro a salire è soprattutto stata la componente salariale del costo del lavoro, con +1,9%, mentre quella extra/salariale è aumentata di 0,4%.