Il Belpaese è stato condannato dalla Corte europea per i Diritti Umani per aver violato i diritti di 3 immigrati clandestini tunisini nel 2011. Gli stessi furono salvati in mare, detenuti nel Centro di Lampedusa, ed espulsi in base all'accordo bilaterale con la Tunisia, ma senza rispetto del diritto alla valutazione delle posizioni personali. Per tale motivo dovranno essere risarciti con 10.000,00 Euro a testa per danni morali.
I giudici hanno stabilito che lo Stato italiano sottopose i tre soggetti ad un trattamento degradante a causa delle condizioni in cui furono tenuti nel Centro di Soccorso e prima Accoglienza di Contrada Imbriacola a Lampedusa, condannato inoltre l'Italia per la violazione del diritto alla libertà e alla sicurezza dei tre tunisini, poiché essi furono detenuti senza che alcuna legge lo prevedesse, senza essere informati dei motivi del fermo e non potendo neppure ricorrere davanti ad un tribunale italiano contro la decisione delle autorità. La sentenza diverrà definitiva tra 3 mesi se le parti non richiederanno e otterranno un riesame.