“Tutte le comunicazioni mobili, incluso internet, non rientrano nei diritti riconosciuti dalla Direttiva europea inerente al servizio universale…della stessa ne fanno parte soltanto telefonia e internet fisso”. Ciò è quanto reso noto dalla Corte di Giustizia europea, in seguito al ricorso presentato da due operatori mobili del Belgio, Mobistar e Base, contro quella legge che chiedeva loro di finanziare tariffe sociali agevolate per alcuni tipi di beneficiari.
”La Direttiva riguardante il servizio universale prevede l'obbligo per gli Stati membri di garantire la connessione in postazione fissa ad una rete di comunicazione pubblica, dunque i servizi di Tlc mobili, inclusi gli abbonamenti a internet, per definizione sono esclusi dall'insieme minimo dei servizi universali, al contrario di quelli fissi…ad ogni modo gli Stati membri sono liberi di considerare telefonia e internet mobili quali servizi obbligatori supplementari, ma non potranno chiedere agli operatori Tlc di finanziarli”,ha concluso la Corte Ue.