“I cambiamenti a venire nella struttura fiscale di Amazon, annunciati dalla stessa Azienda, che finora convogliava tutti gli introiti su Lussemburgo, non avranno un impatto sull'indagine in corso, che continuerà il suo iter”. Ciò è quanto dichiarato dal portavoce della Commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager. L'Antitrust Ue aveva reso attiva una procedura inerente alle pratiche fiscali del colosso ancora prima dello scoppio dello scandalo LuxLeaks per un vantaggio potenzialmente attribuito in passato attraverso i Tax ruling dal Lussemburgo.
A titolo preliminare tutto ciò per la Commissione europea può infatti costituire un aiuto di stato e non essere così compatibile con il mercato interno. Dunque Amazon pagherà più tasse in Europa. Il gruppo di Jeff Bezos, fin ora presente in Ue solo con la sua sede in Lussemburgo, ha annunciato l'apertura di uffici in diversi Paesi europei come Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, in cui pagherà direttamente le imposte dovute sulle vendite online.