Il 27 settembre 2024 la Commissione UE avvia una consultazione pubblica su un progetto di atto delegato che chiarisce le norme dell'Unione europea per definire l'idrogeno a basse emissioni di carbonio e combustibili derivati a norma del pacchetto gas decarbonizzati e idrogeno. Si tratta di un altro passo importante nell’impegno dell’Esecutivo comunitario a sostenere lo sviluppo di un'industria dell'idrogeno competitiva e sostenibile in Europa, che si aggiunge alla pubblicazione odierna dei termini e condizioni della seconda asta per l'idrogeno rinnovabile nell'ambito della Banca europea dell'idrogeno.
Il pacchetto gas decarbonizzati e idrogeno definisce l'idrogeno a basse emissioni di carbonio come un combustibile che genera una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 70% rispetto al gas fossile. Il pacchetto inoltre richiede lo sviluppo di una metodologia specifica per valutare le emissioni dell'idrogeno a basse emissioni di carbonio mediante atto delegato. Questo progetto di atto delegato, che stabilisce tale metodologia, viene pubblicato quasi un anno prima del termine legale per la sua adozione, fornendo certezza tempestiva all'industria e agli investitori sulla via da seguire.
A norma del pacchetto gas decarbonizzati e idrogeno, i combustibili a basse emissioni di carbonio possono beneficiare di una connessione e di un accesso più agevoli alla rete del gas esistente, oltre a sconti sulle tariffe transfrontaliere e di iniezione. A integrazione dell'assetto del mercato e della definizione giuridica di idrogeno rinnovabile, l’atto delegato completerà il quadro favorevole istituito durante il mandato dell’attuale Commissione per sostenere lo sviluppo di un mercato dell'idrogeno pienamente funzionante, che contempli sia la domanda sia l’offerta.
L’Esecutivo europeo invita cittadini e parti interessate a presentare le loro osservazioni entro quattro settimane. Una volta conclusa la consultazione la Commissione UE terrà conto delle opinioni ricevute e proporrà il progetto definitivo di atto delegato al Parlamento europeo e al Consiglio, che avranno due mesi di tempo per esaminare le proposte e accettarle o respingerle prima dell'adozione definitiva da parte della Commissione.
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Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
Istockphoto (by Getty Images)
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