“E’ di fatto giusto condannare per diffamazione l'autore di un romanzo,qualora i personaggi descritti in termini negativi assomiglino troppo a delle persone non famose vive,o già morte”.
Ciò è quanto stabilito la Corte europea dei Diritti Umani,assolvendo il Portogallo dall'accusa di aver violato il diritto alla libertà d'espressione dell'autrice di un romanzo,condannata per aver diffamato alcuni parenti di suo marito,dopo che gli stessi si erano riconosciuti nei personaggi del racconto.