“Per ciò che concerne il Passenger Name Record ritengo che potrebbe sussistere un possibile rischio di infortunio legislativo…la raccolta su larga scala di dati personali,per essere lecita e non illegale, dovrà essere necessaria e non solo utile e rappresentare un forte bisogno sociale…il rischio potrebbe essere rappresentato dal ripetersi di quanto accaduto con la sentenza della Corte di Giustizia europea del 2014,che ha dichiarato invalida la Direttiva sulla Conservazione dei Dati di Traffico Telefonico e Telematico introdotta nel 2006, in seguito agli attacchi terroristici di Londra e Madrid…attualmente è in vigore la Direttiva Api - Advanced Passenger Information,che registra già i voli dei passeggeri e che potrebbe essere aggiornata,magari con un monitoraggio più specifico,invece di sottoporre allo stesso tutti i cittadini,compresi nei voli intraeuropei…
…per quanto riguarda il Pnr non siamo ne a favore,ne contrari,ma desideriamo aiutare il legislatore europeo a non considerare necessario ciò che è soltanto utile”,ha dichiarato il Garante europeo della Protezione dei Dati Personali Giovanni Buttarelli,evidenziando in Commissione Libertà Civili e Affari Interni del Parlamento europeo,l'importanza che la riforma della Direttiva europea sui Dati Personali del 1995 venga aggiornata alla luce di quanto sancito dal Trattato di Lisbona,ovvero al diritto fondamentale della Protezione dei Dati Personali che implica lo stesso diritto ad essere informati sulle regole del gioco.