“Seppur il debito italiano si trova in una situazione di vulnerabilità,l'attuazione completa delle riforme delle pensioni adottate in passato,con altre riforme strutturali annunciate per rafforzare il potenziale di crescita,dovrebbero irrobustire la sostenibilità”.Ciò è quanto si apprende dal Rapporto sul debito redatto dalla Commissione europea.
”Il deficit italiano è aumentato negli anni della crisi,non soltanto per le condizioni macroeconomiche,ma anche per fattori come il pagamento dei debiti della P.a…nei prossimi anni prospettive di crescita migliori e privatizzazioni lo faranno scendere,a partire dal 2016”,si evince nel Rapporto 126.3,che è preparato per tutti i Paesi con un passivo superiore al 60% e che quindi non rispettano la regola del debito.
Di fatto il Belpaese si è salvato grazie alla flessibilità europea,che ha tenuto in conto come fattori rilevanti le riforme avviate e le condizioni dell'economia per nulla positive,con ad esempio un output gap tra -3% e -4%.Nello stesso Bx ha dunque spiegato che l'Italia non è in linea con la regola del debito,che per essere rispettata avrebbe richiesto, per l’anno in corso, un aggiustamento strutturale cumulato del 2,5%,ma nelle circostanze economiche attuali,lo sforzo richiesto avrebbe avuto implicazioni negative per la crescita e avrebbe aggravato il trend della deflazione,non contribuendo,di conseguenza,a mettere il debito su un percorso discendente.