Nel corso 2013 i consumi energetici in Europa sono scesi ai livelli dell'inizio degli anni 90, portando la dipendenza energetica europea al 53%.Il Belpaese è comunque rimasto al di sopra di tali livelli,risultando però il maggiore importatore di energia 76,9%,ovvero tra i primi cinque Paesi consumatori.In base a quanto rilevato da Eurostat sono state 1.666 le tonnellate di equivalente del petrolio consumate nell'Unione europea due anni fa,pari ad un calo del 9,6% rispetto al picco dei consumi 1.832 raggiunto nel 2006.
Nel corso del 2011 erano state 1.698 e nel 2012 - 1.685.Nel 2013 in Italia sono state consumate 160 Mtoe,contro le 153,5 del 1990.In seguito al picco di 185,3 del 2006 sono scese a 172 nel 2011 e a 166,3 nel 2012.Gli altri Paesi consumatori e maggiormente dipendenti sono stati la Spagna 70,5% e la Germania 62,7%...Gran Bretagna 46,4% e Francia 47,9% i meno.Gli Stati in assoluto più autonomi sono risultati essere l'Estonia 11,9%,Danimarca 12,3 e Romania 18,3%,i più dipendenti Malta 104%,Lussemburgo 96%,Cipro 96,4% e Irlanda 89,1%.Per ciò che concerne la produzione interna è stato il nucleare ad occupare il primo posto con il 29%,seguito dalle rinnovabili 24%,carburanti fossili 20%,gas 17% e petrolio 9%,per un totale di 709 Mtoe prodotte.