“All’interno delle scuole italiane,ed europee non si respira una buona aria”.In parte per colpa dei doppi vetri, uniti all'assenza di ventilazione,alle aule troppo popolate,alla vicinanza a strade trafficate e problemi di pulizia…a causa di tutto ciò i bimbi di asili,ed elementari sono a contatto con micropolveri sottili, radon, ma anche benzene, anidride carbonica e formaldeide.Questo è quanto stabilito da Sinphonie,una ricerca finanziata dall'Unione europea in 114 scuole frequentate da 5.175 bambini - 264 dell'asilo e 1.223 insegnanti in 54 Città di 23 Paesi europei.Nel Belpaese lo studio ha coinvolto sei Istituti:”Due in Sicilia,due in Toscana e due in Lombardia”.

E’ stato rilevato che l'85% degli scolari europei è esposto a micropolveri sottili in concentrazioni superiori a 10 microgrammi per metro cubo,valore guida medio annuo raccomandato dall'Oms,la metà è esposta a quantità eccessive di radon e un quarto a troppo benzene,facendo riferimento ai parametri europei e Oms.A tutto ciò va aggiunto che oltre il 60% dei piccoli è esposto a valori elevati di formaldeide,senza contare una presenza significativa di anidride carbonica.Inalare troppi inquinanti significa un maggiore rischio di soffrire di sintomi legati a malattie respiratorie e di certo non aiuta chi un problema già lo ha.

L'8% degli scolari soffre di asma,il 9% di allergie nasali e il 17% di eczema.”I problemi sono diversi a seconda dei Paesi,dell'età e tipologia degli edifici,della posizione della scuola e anche delle abitudini,se i bimbi ad esempio rimangono tutto il giorno nella stessa classe,o se si spostano…in Francia il problema principale è quello della ventilazione…abbiamo privilegiato il risparmio energetico creando degli ambienti stagni,dove gli inquinanti si accumulano,che sia il benzene che arriva dalla strada,o la semplice anidride carbonica,la polvere o il gesso…la scuola è uno degli ambienti a maggiore densità di persone,essa andrebbe considerato a metà fra un carcere e un aereo di linea…il punto non è che la stessa provochi l'asma,quanto il fatto che debba essere attrezzata a ricevere un bimbo asmatico e le quelle italiane non lo sono…

…a fare la differenza,oltre all'introduzione di un sistema di ventilazione,sarebbe la presenza di un infermiere scolastico,una figura presente nel Nord Europa,per l'assistenza sanitaria quotidiana,ma anche il controllo del servizio pulizie,che buona parte delle scuole in Italia non hanno,poiché gestito dal proprietario dell'edificio,in genere Comune o Provincia”,ha dichiarato Piersante Sestini,docente di malattie respiratorie all'Università di Siena e fra gli autori della ricerca.