Riciclare il 70% dei rifiuti urbani e l'80% degli imballaggi entro il 2030,stop alla discarica per i materiali riciclabili per il 2025 con la riduzione del 30% dei rifiuti alimentari.Sono questi gli obiettivi chiave delle nuove norme proposte dalla Commissione europea,che alzano il livello di ambizione rispetto al target precedente del 50% di riciclo dei rifiuti urbani, fissato al 2020.
Questa nuova situazione dovrebbe inoltre creare circa 580mila nuovi posti di lavoro e rendere l'Unione dei 28 Stati più competitiva e meno dipendente dall'import di materie prime, sempre più costose.”Se l'Europa vuole competere sul mercato globale dobbiamo sfruttare al massimo le nostre risorse e questo significa riciclarle in modo produttivo, non seppellirle nelle discariche come rifiuti”,ha dichiarato il Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik.
Il passaggio ad un economia circolare,ovvero all'insegna del riuso e del riciclo, secondo Potocnik è possibile, proficuo, ma non avverrà senza le politiche giuste.Di qui l'accelerata su nuovi target di riciclo, che nel caso degli imballaggi variano a seconda dei materiali:”Il 90% per carta e cartone entro il 2025 e il 60% per la plastica, l'80% per il legno, il 90% per i metalli ferrosi, alluminio e vetro entro la fine del 2030”. Niente più rifiuti riciclabili come questi dovranno finire in discarica entro il 2025, con la possibilità di predisporre ulteriori divieti per altri materiali recuperabili per il 2030.