“Il Belpaese è rimasto indietro negli investimenti industriali in ricerca e sviluppo assestandosi al sesto posto tra i 10 Paesi europei al top,nonostante un aumento sopra la media Ue e mondiale,6,4% della spesa in R&d,inerente al 2013”.Questo è quanto emerge dal rapporto europeo 2014,in cui Fiat è risultata essere l'unica Società italiana nella top 50 mondiale per ricerca e sviluppo,piazzandosi al 32esimo posto con 3,3 mld,+2%),condizionando in tal modo,sensibilmente il dato statistico complessivo italiano di crescita della spesa per investimenti.
Il suolo italico,con una quota del 5,8% - solo 47 imprese tra le prime 2.500 mondiali – è risultato essere nettamente staccato dal Paese leader europeo,la Germania,che ha registrato il 36,8% - 221 imprese - seguita dalla Francia - 17,2%, 120 imprese - dalla Gran Bretagna - 14,9%, 258 imprese - dall'Olanda - 7,7%, 49 imprese - e dalla Svezia - 5,8%, 90 imprese.
Fra le prime 2.500 imprese mondiali nel 2013 per investimenti in ricerca e sviluppo,l'Europa è rimasta indietro rispetto agli Usa,con 633 contro 804 per un ammontare di 162,4 mld contro 193,7 e un tasso di crescita della spesa solo del 2,6% contro il 5% americano,media globale 4,9%.L'industria leader a livello mondiale è stata la tedesca Volkswagen,con 11,7 milioni spesi per R&d +23,4% nel 2013,seguita dalla coreana Samsung - 10,1 mld, +25,4% e dall'americana Microsoft - 8,2 mld, +9,3%.