La sfida futura per l’Unione europea nel settore Tlc sarà la tv ad altissima definizione,la 4K e per farvi fronte occorrerà un sistema ibrido che metta insieme tecnologia satellitare e terrestre.La banda larga rischia,di fatto,di essere bloccata dalla tv via internet e dai video,che costituiscono l'80% del consumo.
La nuova Commissione Ue eletta,che ha fatto del digitale una delle sue grandi priorità,dovrà di conseguenza agire per evitare che l'Europa resti indietro sul mercato globale,come sta succedendo con la banda larga.Questo è il messaggio lanciato dall'Associazione degli Operatori Satellitari europei e dall'Unione delle Emittenti Ue.”Occorre evitare di creare un nuovo digital divide come sulla banda larga”,ha dichiarato l'Ad di Eutelsat e Presidente Esoa Michel de Rosen.Due saranno le richieste a Bruxelles:”L'armonizzazione delle norme in Europa per un vero mercato unico è quello di favorire gli investimenti che permetteranno a tale sistema ibrido di diventare realtà,poiché se la nuova Commissione europea,che ha una squadra formidabile agirà senza tardare,l'Unione europea può diventare davvero leader.
”In Europa ci sono già 8 milioni di televisori capaci di ricevere la 4K e sarebbe quindi di corte vedute puntare tutta l'attenzione soltanto sulla 5G”,ha evidenziato Aarti Holla,Segretario Generale dell'Esoa,chiedendo a Bx di definire i requisiti per il futuro ecosistema europeo delle Tlc.”La tv ad altissima definizione è una grandissima opportunità non solo per l'industria dei contenuti,ma anche per quella delle Tlc”,ha posto in evidenza il Vicedirettore Generale della Dg Connect della Commissione europea Roberto Viola,sottolineando però che la maggior parte degli investimenti deve venire da soggetti privati a cui quelli pubblici faranno da complemento.L'Italia nel frattempo si è piazzata all'ultimo posto in Europa per la banda larghissima,con pochi investimenti.