Non si sarebbe potuta trovare location migliore del Museo degli Strumenti Musicali di Bruxelles per ospitare una mostra in cui toccare,ed ascoltare le opere dell'artista leccese,ma parigino d'adozione, Maurizio Toffoletti.Ben dodici marmi luminosamente bianchi che emanano dei suoni diversi quando sono accarezzati con i polpastrelli.
Qualcosa di solitamente vietato nei musei,ma non in questa mostra,inaugurata nell'ambito del semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea,alla presenza degli Ambasciatori Stefano Sannino e Marco Peronaci,dove lo spettatore è autorizzato a sperimentare di persona la sonorità del marmo.Visitabile fino all'11 Gennaio 2015 nel favoloso Palazzo Art Nouveau con vista su Bruxelles,l'esposizione raccoglie opere realizzate da Toffoletti tra il 2007 e 2013,tutte in marmo delle cave di Carrara,quello di Michelangelo,lavorate in profondità con delle striature orizzontali e verticali.
”Il marmo estratto da un'altra parte non emetterà mai lo stesso suono…le sonorità emesse dalle opere evocano pace e calma”,ha dichiarato Toffoletti,con trent'anni di lavoro artistico alle spalle,ed esposizioni in tutto il mondo,da Parigi agli Stati Uniti e al Giappone.A Bruxelles,un'altra sua mostra era stata allestita la scorsa estate sull'Esplanade del Parlamento europeo.Tra un paio di settimane altre sue sculture,ispirate in questo caso dallo spazio e con effetti di luce,sbarcheranno alla sede di Eurocontrol,Organizzazione per il Controllo del Traffico Aereo a livello europeo.”Ad oggi ho sempre lavorato il marmo,ma l'acciaio mi interessa molto”,ha confessato Toffoletti,non escludendo che in futuro si possa lasciar tentare da altri materiali.