“Tutte le Sim pre-impostate con servizi già pre-attivati, come era stato il caso di quelle Wind e Vodafone, costituiscono una pratica sleale in particolare aggressiva in materia di concorrenza, poichè costituiscono una fornitura non richiesta”.
Ciò è quanto stabilito la Corte di Giustizia europea a cui si è rivolto il Consiglio di Stato per sapere se si trattasse di una violazione delle norme Ue sulla concorrenza, o di quelle sulle telecomunicazioni inerenti al servizio universale.
Di conseguenza, secondo i Giudici di Lussemburgo, l'autorità responsabile per trattare il caso è quindi il Garante per la Concorrenza Agcm e non l'Agcom.
Tratto da:
Ansa Europa.