Nel corso del secondo trimestre 2018 il costo del lavoro orario nell’Eurozona è salito del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel primo trimestre era salito del 2,1%. Nei 28 Stati membri, invece, l'indice è aumentato del 2,6%, su base annua, dopo il 2,8% del primo trimestre. I Paesi in cui gli aumenti sono stati maggiori sono Romania (+15,6%), Lettonia (+11,7%) e Ungheria (+10,2%), mentre i rialzi più deboli sono stati registrati in Lussemburgo (+0,6%), Spagna (+0,7%) e Olanda (+0,9%).
Nell’Eurozona il costo della componente salari e stipendi orari è aumentato su anno dell'1,9% e del 2,9% quello dei costi non salariali. Nei 28 Paesi Ue, invece, questi sono entrambe saliti del 2,6%. In Italia il costo del lavoro orario è salito del 3,6% nel secondo trimestre del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel primo trimestre era salito dello 0,5%. Il costo della componente salari e stipendi orari è aumentato su base annua del 3,1% e del 5,2% quello dei costi non salariali.
Ciò è quanto reso noto da Eurostat.
Tratto da:
Ansa Europa.