In base all’ultimo Eurobarometro del Parlamento europeo (Maggio 2018) l’appartenenza all'Ue è positiva solo per il 39% degli italiani. Anche se il dato è in ripresa, segnando +3% rispetto a soli sei mesi fa, è rimasto il terzo più basso d’Europa dietro croati (36%) e cechi (34%). Sono saliti al 44% (+5%) gli italiani che ritengono che questo abbia portato benefici.
Secondo il 61% degli italiani la loro voce non conta nell'Ue (contro una media europea del 46%) e solo il 30% invece si sente ascoltato (48% media Ue). I temi prioritari per i cittadini della Penisola, per la prossima in campagna elettorale, sono l'immigrazione (66%), la lotta alla disoccupazione giovanile (60%), l'economia e la crescita (57%) e la lotta al terrorismo (54%). Parzialmente diverse, invece, le questioni che stanno più a cuore in media agli europei...quasi la metà (49%) mette al primo posto la lotta contro il terrorismo, poi disoccupazione giovanile (48%), terza l'immigrazione (45%) e infine economia e crescita (42%).
Occorre quindi, secondo la maggior parte degli europei (56%) e ancor più degli italiani (71%), un vero cambiamento e questo, secondo gli intervistati, può essere portato avanti dai movimenti e partiti anti-establishment. Allo stesso tempo 7 europei su 10 e il 67% degli italiani ritengono che essere semplicemente ‘contro’ non porti benefici.
Tratto da:
Ansa Europa.