L’Esecutivo comunitario ha annunciato l’apertura della quarta Procedura d’Infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto delle norme europee che obbligano gli Stati membri a dotare tutti i centri urbani di reti fognarie e impianti di depurazione in grado di garantire una qualità delle acque, in linea con l’esigenza di salvaguardare l’ambiente e la salute.
Il nuovo procedimento è stato avviato dalla Commissione europea dopo aver constatato che, nonostante il confronto in corso con lo Stato da oltre un decennio e le tre Procedure d’Infrazione già aperte, ben 276 Comuni di piccole dimensioni (tra i 2.000 e i 10.000 abitanti) violano ancora gli obblighi fondamentali di raccolta, trattamento e monitoraggio delle acque reflue. Una situazione che, si evidenzia in una nota, può comportare un rischio per la salute e l'inquinamento di laghi e fiumi, del terreno nonché delle acque costiere e sotterranee.
Tratto da:
Ansa Europa.