L'Unione europea sta finalmente facendo reali passi avanti sul fronte della protezione delle proprie indicazioni geografiche agroalimentari,nei negoziati di libero scambio appena conclusi con Singapore.
”Sulla base dell'accordo raggiunto,Singapore introdurrà un registro speciale per le Indicazioni geografiche (Ig) nella propria legislazione…lo stesso verrà aperto ad una lista di 196 Ig fissate con gli Stati membri…dopo la registrazione l'elenco delle denominazioni protette sarà allegato all'accordo…l'intesa sarà molto più positiva se si considera che Singapore é stato a lungo ostile alla protezione delle Ig nell'ambito dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio (Wto)…adesso ha invece accettato di andare oltre la protezione TRIP (Trans-Pacific Partnership),estendendo la tutela per vini e liquori anche ai prodotti alimentari agricoli…tale risultato costituirà quindi un riferimento importante per i nuovi negoziati - dal Ttip a quelli con Paesi dell'Asean”,hanno dichiarato fonti europee.L'accordo,che inizialmente doveva entrare in vigore nel 2016,potrebbe essere ritardato al 2017 per permettere a Singapore di completare l'iter amministrativo.
Sul fronte agroalimentare,in soldoni,tenuto conto dell'assenza del settore agricolo a Singapore - l'accordo con l'Unione europea prevederà:
-La creazione del registro delle Indicazioni geografiche (IG);
-Un alto livello di tutela per le eccellenze europee;
-La protezione amministrativa (ex officio) alle frontiere;
-La coesistenza (sul fronte delle Ig) con altri utilizzi anteriori (in casi limitati, sulla base di periodi anteriori importanti e con l'obbligo di verificare l'origine);
-La protezione delle Ig non é legata ad un accordo ma ad una nuova legislazione di Singapore;
-Gli interessi delle Ig europee saranno preservati in quanto l'accordo entrerà in vigore solo dopo che il procedimento di tutela delle Ig europee,potrà garantire la protezione effettiva di una lista di prodotti accettata dall'Unione europea;
-In materia di accesso al mercato, é prevista la tutela contro il commercio triangolare grazie ad un'intesa solida sulle regole legate all'origine.
Considerando poi l'assenza del settore agricolo nel Paese,la decisione di liberalizzazione reciproca dell'accesso al mercato entro cinque anni - a seconda dei prodotti agricoli - non può essere considerata come un precedente per dei futuri negoziati.