“Il più grande rischio per le previsioni ‘rosee’ dell’Eurozona è il protezionismo che non deve diventare la nuova norma...un’escalation dello stesso presenta, senza ambiguità, rischi negativi per le Previsioni Economiche Globali e per la sua apertura l’Eurozona sarebbe particolarmente vulnerabile, avvertono le nuove previsioni economiche Ue secondo cui rischi arrivano dagli Usa anche su stimolo e aumento dei tassi...
...la crescita resterà forte nel 2018 e si allenterà solo leggermente nel 2019, con una crescita rispettivamente del 2,3% e del 2%...dopo un raffreddamento ad inizio 2018 il ritmo della stessa si prevede resti robusto sullo sfondo di consumi sostenuti e forti esportazioni e investimenti, mentre nel 2019 colli di bottiglia diventeranno più evidenti in alcuni Paesi e settori...
...per la prima volta nella storia tutti i Paesi europei hanno rispettato il tetto del 3% del deficit...il 2018 si prevede che sia il primo anno dall’inizio dell'Unione Economica e Monetaria in cui tutti i Governi gestiscono deficit di bilancio inferiori al 3% del Pil, come indicato dai Trattati...
...quest’anno la Spagna scenderà al 2,6%, dal 3,1% del 2017, il Portogallo dal 3% allo 0,9%, la Francia dal 2,6% al 2,3%, la Grecia avrà un surplus dello 0,4%, dopo lo 0,8%...la disoccupazione continua a diminuire ed è ora attorno ai livelli pre-crisi, in calo nel 2018 all’8,4%, dal 9,1% del 2017 per raggiungere il 7,9% nel 2019...anche l’occupazione è da record con il numero di occupati nell’Eurozona al picco più alto dall'introduzione dell’Euro ma restano alcune sacche sui mercati del lavoro...in alcuni Paesi, infatti, la disoccupazione è ancora alta, in altri i posti lavoro stanno già diventando più difficili da riempire”, ha reso noto il Commissario europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici.
Tratto da:
Ansa Europa.