L'Italia è uno dei Paesi dell'Unione europea che ha fatto maggiori progressi per quanto riguarda la collocazione delle donne nei posti decisionali.La percentuale di quote rosa nei Consigli d’Amministrazione è cresciuta dal 14% del 2010,al 18,6% dell'Aprile 2014,grazie ad una legge che prevede che un terzo dei membri dei Cda delle Società quotate siano donne.Tutto ciò rappresenta un miglioramento significativo nella posizione delle donne e un buon esempio per molti altri Paesi membri.La lode all'Italia è giunta dalla Commissaria europea alla Giustizia,Diritti e Cittadinanza, Martine Reicherts.
”Anche se dalla Conferenza di Pechino del 1995 ad oggi la condizione femminile nei Paesi europei è molto migliorata,non possiamo ritenerci soddisfatti…le donne sono pagate in media il 16% meno degli uomini,dedicano al lavoro circa 26 ore alla settimana,contro le 9 dei maschi,ricevono pensioni più basse del 40% rispetto ai loro partner,dunque bisogna progredire ed essere tenaci nel perseguire gli obiettivi di parità…sarà fondamentale ancorare l'uguaglianza di genere all'interno della Strategia europea 2020,che sarà rivista nel 2015…ritengo che questa sia una semplice questione matematica…per raggiungere l'obiettivo del 75% di occupazione abbiamo bisogno di un numero maggiore di donne nel mercato del lavoro,ma non è solo una questione di quantità,riguarda anche la qualità del lavoro,che dovrà permettere alle donne e agli uomini di essere economicamente indipendenti nel corso della loro vita…il ventesimo anniversario della Piattaforma di Pechino,che si celebrerà l'anno prossimo e i negoziati sull'Agenda globale post-2015,saranno un opportunità unica per l’Unione europea di affermare che continueremo a promuovere l'uguaglianza di genere e i diritti umani per ogni ragazza e donna nel mondo…ancora c'è molto da fare,sia nell'Unione che fuori dai suoi confini”,ha concluso il Commissario.