La Corte di Giustizia europea ha condannato la Grecia a versare nelle casse dell’Unione una somma forfettaria di 5 milioni di Euro e una penalità decrescente di 3,28 milioni, per semestre, di ritardo nell’attuazione delle norme europee in materia di acque reflue.
In base alla sentenza, che segue una prima condanna per inadempimento del 2004, la Grecia non ha assicurato il trattamento delle acque reflue urbane in aree sensibili. Sulla gestione delle acque reflue l’Italia ha tre Procedure d’Infrazione aperte per due delle quali è stata già condannata per inadempienza dalla Corte di Giustizia Ue, nel 2012 e nel 2014.
Nel Dicembre 2016 l’Esecutivo comunitario ha chiesto alla Corte Ue di intervenire ancora sul caso del 2012 (trattamento acque reflue urbane nei Comuni con più di 15.000 abitanti), chiedendo il versamento di 62,7 milioni di Euro come somma forfettaria e l’applicazione di una penalità di circa 347.000 Euro al giorno fino a che il nostro Paese non si sarà messo in regola.
Tratto da:
Ansa Europa.