Secondo l’Esecutivo comunitario le regole imposte dall'Unione Internazionale di Pattinaggio (Isu), che di fatto impediscono agli atleti di partecipare ad eventi sportivi da questa non riconosciuti, pena l’esclusione a vita da Olimpiadi, Mondiali ed europei, violano le norme europee sulla concorrenza.
C’è quindi bisogno di un cambiamento. "Le Federazioni sportive internazionali giocano un ruolo importante nelle carriere degli atleti, proteggono la loro salute, sicurezza e l'integrità delle gare, ma le penalità severe dell’Isu servono anche a proteggere i loro interessi commerciali e impedire ad altri di organizzare i loro eventi...l’Isu dovrà modificare le sue regole, rispettare la nostra decisione e aprire nuove opportunità per gli atleti e organizzatori concorrenti, a beneficio dei tifosi del pattinaggio...
...questa decisione non significa che la Commissione europea voglia essere l’arbitro in tutte le dispute di sport, perché ce ne sono molte, ed è molto riluttante ad esaminare altri casi, ma la decisione sull’Isu vuole essere comunque un esempio, un messaggio per altre Federazioni perché valutino le loro regole di eleggibilità e giudichino se sono necessarie, proporzionate per raggiungere gli obiettivi di sicurezza, salute e condotta adeguata dello sport”, ha dichiarato il Commissario europeo alla Concorrenza Margrethe Vestager.
In virtù di tutto ciò l’Isu avrà adesso 90 giorni per mettere fine alla sua ‘condotta illegale’, oppure sarà costretta a pagare una multa che potrà arrivare a costargli fino al 5% del suo fatturato medio giornaliero.
Tratto da:
Ansa Europa.