I Rappresentanti dei 28 Stati membri hanno raggiunto un’Intesa sulla libera circolazione dei dati non personali nell’Ue, come quelli su meteo, trasporti, imprese, per sviluppare l'economia dei dati europea eliminando restrizioni ingiustificate nello stoccaggio o nella loro processazione.
Gli Ambasciatori dei 28 hanno quindi concesso il loro semaforo verde al mandato negoziale, le cui linee erano state definite per la maggior parte all’ultimo Consiglio Tlc di Dicembre sotto la guida della Presidenza estone, che aveva messo il tema al centro (anche) del Vertice di Tallinn, aprendo così la strada ai negoziati nel 2018 con l’Europarlamento per arrivare al Testo finale definitivo.
In virtù di tutto ciò i Paesi Ue manterranno il diritto di accesso ai loro dati, a prescindere dallo Stato membro in cui questi vengono conservati, o trattati. Restano eccezioni sui requisiti per la loro localizzazione solo in materia di pubblica sicurezza. Lo scopo è infatti quello di creare un mercato unico per i servizi di conservazione e trattamento dei dati non personali, come il cloud computing, facendo scendere i costi e salire il Pil. Secondo le stime questo settore dovrebbe raddoppiare il suo valore e arrivare al 4% del Pil europeo nel 2020.
Tratto da:
Ansa Europa.