“Esistono carenze nei controlli doganali all'ingresso dell’Unione europea sulle merci in provenienza da Paesi terzi, Cina inclusa e ciò pesa sui contribuenti europei visto che gli introiti mancanti al bilancio Ue vengono di fatto compensati dai contributi degli Stati membri”. Queste sono le conclusioni a cui è giunto il Rapporto della Corte dei Conti Ue, che ha compiuto un audit in Gran Bretagna, Italia, Spagna, Polonia e Romania.
Per ciò che concerne il Belpaese la stessa ha ritenuto non svolti gli audit a posteriori come previsto nella Guida all’Audit Doganale, nemmeno nei confronti degli operatori economici autorizzati. Nel Luglio 2016 la Commissione europea aveva già notato che l’Italia e altri cinque Stati (Belgio, Estonia, Portogallo, Romania e Slovenia), pari al 20% dei dazi doganali riscossi in Europa non avevano espletato alcun audit a posteriori, oppure non avevano fornito nessuna informazione in merito.
Tratto da:
Ansa Europa.