Le nuove regole di calcolo del Pil,il Sec 2010,fanno aumentare il valore dello stesso,ma non la sua crescita”.Questo è quanto emerge dai dati 1997-2013 resi noti da Eurostat rivisti con la nuova metodologia.Nell'arco temporale di sedici anni,infatti,il livello del Pil dell'Eurozona e dell'Unione europea nel suo complesso è aumentato del 3,4%,ma il suo tasso di crescita annuale in realtà è rimasto quasi invariato,segnando una variazione molto limitata di più o meno lo 0,1%.”Non vi è dunque nessuna interruzione nelle serie storiche,non abbiamo riscritto la storia economica”,hanno dichiarato gli esperti di Eurostat,definendo il Sec 2010 non una rivoluzione,ma un adattamento necessario. Nel corso del 2010,anno preso in riferimento per un'analisi Paese per Paese da Eurostat,si è visto come l'impatto sui livelli di Pil dei diversi Stati membri è stato significativamente variato.
Il record è stato di Cipro,il cui livello di Pil è salito del 9,5%,seguito dall'Olanda +7,6% e Svezia +5,5%,mentre gli effetti maggiormente limitati,se non negativi,sono su Lettonia -0,1%,Lussemburgo +0,1% e Lituania +1,1%.L'Italia ha invece visto un +3,4%,di cui +1,3% dalla nuova voce ricerca e sviluppo che è passata da spesa a investimento e +1,9% da miglioramenti statistici.Germania e Spagna hanno segnato +3,3% e la Francia +3,2%.L'Eurozona nel 2010 ha marcato una crescita dei livelli del Pil del 3,5%,di cui +1,9% dalla ricerca e +1,3% dai miglioramenti statistici,mentre l'Unione europea,nel suo complesso,ha registrato +3,5%, di cui 1,9% da ricerca e sviluppo e 1,4% dai miglioramenti statistici.