“La nuova Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico illecito dei beni culturali, che prevede la creazione di specifici reati penali, non è abbastanza forte per poter assicurare una reale protezione del patrimonio mondiale dalle minacce crescenti che corre, anche a causa dell’uso che ne fanno i gruppi terroristi per finanziarsi”. Ciò è quanto reso noto dall’Assemblea parlamentare Ue.
I parlamentari hanno inoltre chiesto che dal Testo della Convenzione sia cancellato l’Articolo che permette agli Stati di decidere di non sanzionare penalmente chi importa, sapendolo, beni rubati, sottratti con scavi autorizzati e non, o beni per cui un Paese abbia vietato l’esportazione, ed infine che venga reintrodotto un Articolo che preveda sanzioni penali per chi trasporta, trasferisce, tiene in un deposito, o nasconde beni culturali sapendo che siano stati ottenuti, direttamente o indirettamente, attraverso atti illeciti.
Tratto da:
Ansa Europa.