I Vulcani sono sempre più sotto controllo grazie a monitoraggi via satellite,migliori previsioni sulle ceneri e sistemi di allerta tempestivi.A dare un contributo fondamentale sono diversi progetti finanziati dall'Unione europea come Futurevolc,che riunisce ricercatori di 27 Università,istituti di ricerca,enti pubblici e imprese di dieci Paesi fra cui l'Italia,in campo con le Università di Firenze, dell'Aquila e di Palermo.
Secondo il Coordinatore del progetto,Freysteinn Sigmundsson,i risultati utilizzati in combinazione con i dati meteorologici e le tecniche di modellizzazione avanzata, permetteranno di prevedere,con maggiore affidabilità,la dispersione di ceneri nell'atmosfera.
Le attività di ricerca svolte nell'ambito di Futurevolc confluiranno nel lavoro del gruppo di osservazione della Terra (GEO),al quale partecipa anche l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv),quale contributo dell'Europa agli sforzi a livello mondiale per migliorare le previsioni vulcaniche.
”L'attività vulcanica può ripercuotersi su migliaia di europei,sia che vivano in prossimità di vulcani attivi,o che si trovino a chilometri di distanza…Orizzonte 2020,il nuovo programma di ricerca dell'Unione europea,con una copertura di 80 miliardi di Euro,continuerà a sostenere la ricerca in questo settore a beneficio di tutti gli europei”,ha dichiarato il Commissario europeo alla Ricerca,Máire Geoghegan-Quinn.