La Corte di Giustizia europea ha appena condannato l'Italia per non aver recepito, in maniera corretta e completa, la Direttiva Ue che prevede un sistema di indennizzo per le vittime di qualsiasi reato violento commesso sul proprio territorio, anche nel caso in cui le vittime siano dei cittadini di un altro Stato membro.
Tutto ciò fa seguito al ricorso presentato, a suo tempo, dalla Commissione europea, per inadempimento, contro il Paese in questione che, secondo Bruxelles, non avendo creato un sistema generale d'indennizzo in grado di coprire tutte le tipologie di reati dolosi violenti in cui si trovi ad essere coinvolto un cittadino anche di un altro Stato membro, quali lo stupro, le gravi aggressioni di natura sessuale, gli omicidi, le lesioni personali gravi e in linea generale, qualsiasi reato che non rientri nell'ambito di applicazione delle ‘leggi speciali’, è venuto meno agli obblighi che devono essere rispettati in base al diritto dell'Unione europea.
Tratto da:
Ansa Europa