“Possiamo affermare che in Puglia ci sia un solo tipo di Xylella poiché non esistono prove della presenza di tipologie multiple del batterio stesso…ulteriori studi, con campioni più grandi, saranno però necessari per fornire risposte più onnicomprensive su tale questione, che includano un'analisi della sequenza completa del genoma della Xylella fastidiosa”.
Queste sono le conclusioni a cui è giunta, il 18 Agosto 2016, l'Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare di Parma, dopo l'esame di diverse prove scientifiche. Gli esperti dell'Efsa, per raggiungere questo verdetto, hanno utilizzato un database del 2005 contenente le sequenze genetiche di circa 300 campioni di Xylella.
Tratto da:
Ansa Europa