Sta per essere varato il sistema pensionistico europeo ”Resaver”,riservato alle organizzazioni che si occupano di ricerca e ai loro dipendenti e ricercatori.Si tratta di un iniziativa di un consorzio di privati,appoggiato da Bruxelles tramite il programma Horizon 2020,che intende risolvere il problema riscontrato da molti di essi nel mantenere i propri contributi pensionistici in occasione del trasferimento per lavoro da un Paese europeo all'altro.
Nel corso di Settembre il consorzio verrà registrato come Ong in Belgio per motivi amministrativi,ed entro fine anno la Commissione europea lancerà un bando rivolto a professionisti del settore in grado di fornire consulenza esperta e assistenza nella creazione del secondo pilastro della direttiva pensioni IORP e le complementare disposizioni assicurative nazionali.
Bx inoltre organizzerà una serie di incontri per illustrare ai datori di lavoro le possibilità offerte da questo fondo.Il primo meeting si terrà a Vienna il 29 Ottobre 2014 e successivamente a Copenhagen il 4 Dicembre 2014.Così facendo si permetterà ai ricercatori europei di rimanere affiliati alla stessa cassa previdenziale anche in caso di trasferimento in un altro Paese europeo,o di cambio di lavoro.
Allo stesso tempo,Resaver ridurrà le imposte di amministrazione e migliorerà l'accesso agli investimenti di alta qualità.Fra le novità è previsto anche uno specifico sistema che si occuperà dei ricercatori e professionisti indipendenti.Si potranno rivolgere al nuovo sistema organizzazioni ed istituti di ricerca,Università e soggetti privati. Ogni organizzazione potrà decidere di avvalersi del sistema per l'intero personale o solo per alcune unità. Attualmente risultano affiliate con esso,tra le altre,il Centro Nazionale delle Ricerche italiano (CNR), l'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN), l'Università delle tecnologie di Vienna, l'Università di Cambridge, il Consiglio inter universitario fiammingo.