La Commissione Europea ha giudicato i Piani di Risoluzione della Banca delle Marche, della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, della Cassa di Risparmio di Ferrara e della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti (la cui quota combinata rappresenta approssimativamente l'1% del mercato italiano) conformi alle Norme europee in materia di Aiuti di Atato.
Questo fa seguito alla decisione della Banca d'Italia di assoggettare le quattro banche, ciascuna delle quali era già stata posta in amministrazione straordinaria, a procedure di risoluzione conformemente alle Norme Ue sul risanamento e sulla risoluzione delle banche. In particolare la Commissione europea ha considerato che il piano italiano di ricorrere al Fondo di Risoluzione Nazionale minimizza la necessità di Aiuti di Stato senza falsare indebitamente la concorrenza, preservando la stabilità finanziaria.
I depositi rimarranno quindi interamente protetti. Il Commissario Ue per la Concorrenza Margrethe Vestager ha dichiarato:"Le decisioni della Commissione consentono l'uscita ordinata delle banche, riducendo al minimo l'uso dei fondi pubblici e le distorsioni della concorrenza derivanti dalle misure...è cruciale che siano azionisti e creditori subordinati a farsi carico dei costi e delle perdite dei fallimenti bancari piuttosto che i contribuenti...accolgo inoltre la decisione dell'Italia di usare gli strumenti di risoluzione bancaria per la prima volta in Italia, in modo di far fronte alla situazione di queste banche dissestate, preservando la stabilità finanziaria".
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Link:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20151123_piani_risoluzione_banche_it.htm
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.