Il futuro di Internet? Sott'acqua. Grazie ad un Progetto internazionale chiamato SUNRISE presto il mare, i laghi e i fiumi diventeranno immense autostrade digitali sulle quali si muoveranno ed opereranno sensori, robot, droni e veicoli autonomi di ultima generazione in grado di svolgere compiti pericolosi o troppo estremi per l'uomo, dal monitoraggio ambientale (vulcani sottomarini, faglie nella crosta terrestre, individuazione di siti adatti all'acquacoltura) allo sminamento, dalla salvaguardia di siti archeologici, alla ricerca di giacimenti di idrocarburi, fino alla localizzazione di carico o persone disperse. Si pensi al drammatico caso della Costa Concordia.
SUNRISE è un Progetto inserito nel VII° Programma Quadro dell'Ue ed ha un capofila italiano, ovvero l'Università La Sapienza di Roma, che sta sviluppando in questi mesi tutta la parte software, quella che consentirà il dialogo tra i vari dispositivi tecnologici che dovranno poi essere in grado di gestirsi da soli, fronteggiare le emergenze e riferire alle control room dei vari Paesi collegati quello che sta accadendo sott'acqua. Senza dimenticare le applicazioni di cybersecurity (ad esempio per l'encryption dei dati) che sotto il mare non sono certo meno importanti che sulla terra. Tutto questo è l'Internet of Things, l'internet delle cose, declinato nell'Internet of Underwater Things.
Smartphone, tablet, laptop, sono dispositivi intorno a noi che possono essere interconnessi da tecnologia invisibile, tecnologia wireless. Oggi abbiamo i sistemi cellulari di ultima generazione e il wi-fi che permettono di connetterci ad internet a velocità molto elevate, nell'ordine delle centinaia di milioni di bit al secondo. Ma portare questo concetto, l'Internet delle cose sott'acqua, andando ad operare in un mondo ancora largamente sconosciuto, è una sfida tutta da vincere.
Nb:Per visionare il file integrale consultare il link sottostante.
Link:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150724_progetto_sunrise_oceani_it.htm
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.