Qualche giorno fa la Commissione europea ha posto l'ultima pietra per dare inizio agli investimenti nell'economia reale. Un Pacchetto di misure concordate assicurerà che il Fondo europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) venga implementato già a partire dall'autunno 2015 sulla base di una tempistica ambiziosa stabilita dal Presidente Juncker per l'implementazione del Piano per gli investimenti.
Il Vice Presidente della Commissione europea Jyrki Katainen, Responsabile per Lavoro, Crescita Investimenti e Competitività ha dichiarato:"Le banche di promozione nazionale hanno un ruolo molto importante da giocare per far si che il Piano abbia successo...già nove Paesi membri si sono fatti avanti con i propri contributi attraverso le loro banche di promozione nazionale...queste hanno esperienza e una conoscenza approfondita e inestimabile della realtà locale...la Banca Europea per gli Investimenti sta già lavorando a stretto contatto con le altre e speriamo che molte altre vengano spronate ad intensificare i propri sforzi".
Il Commissario Pierre Moscovici Responsabile per gli Affari Economici e Finanziari, le Tasse e le Dogane ha detto:"La sinergia tra strumenti europei e nazionali sarà essenziale per cominciare rapidamente a colmare i gap d'investimenti che stanno fronteggiando le nostre economie...per far sì che questo accada siamo convinti che una rete ben strutturata di banche di promozione nazionale possa giocare un ruolo chiave e complementare rispetto alla BEI".
La Comunicazione spiega l'importanza del ruolo che gli Istituti di credito possono avere nel rimettere in gioco la macchina degli investimenti europei partecipando al Fondo europeo per gli Investimenti. Espone inoltre in che modo mettere in piedi una nuova banca di promozione nazionale, il trattamento statistico da riservare ai co-investimenti con riferimento alle disposizioni del Patto di Stabilità e Crescita relative al deficit pubblico e al debito pubblico, mette in evidenza il tipo di trattamento dei cofinanziamenti dei progetti nazionali nel rispetto del Regolamento europeo sugli Aiuti di Stato, così come sulla maniera in cui le banche di promozione nazionale dei diversi Stati membri differenti possano unire le loro forze e cooperare con la Banca europea degli Investimenti (BEI) per la creazione di piattaforme di investimenti. Tali orientamenti essenziali aiuteranno le imprese di tutta Europa ad avere accesso ai finanziamenti attraverso gli intermediari del FEIS, pietra angolare del Piano d'investimenti di 315 miliardi di Euro.
I Paesi che finora hanno dichiarato di contribuire al Fondo sono:
-Germania – 8 miliardi di Euro tramite la banca Intermediaria KfW;
-Spagna – 1.5miliardi di Euro tramite l'Instituto de Crédito Oficial (ICO);
-Francia – 8 miliardi di Euro tramite la Caisse des Dépots e la Bpifrance;
-Italia – 8 miliardi di Euro tramite la Cassa Depositi e Prestiti;
-Lussemburgo – 80 milioni di Euro tramite l'intermediaria Société Nationale de Crédit et d'Investissement;
-Polonia – 8 miliardi di Euro tramite la Banca Gospodarstwa Krajowego;
-Slovacchia – 400 milioni di Euro per le banche nazionali di sviluppo;
-Bulgaria – 100 milioni di Euro tramite la Banca Bulgara di Sviluppo;
-Regno Unito – 6 miliardi di sterline (circa 8,5 miliardi di Euro).
Per maggiori informazioni:
Domande e risposte sul Piano europeo per gli investimenti (aggiornato)
Sito ufficiale del Piano europeo per gli investimenti
Regolamento che istituisce un Fondo europeo per gli investimenti strategici
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.