Eurostat ieri ha pubblicato alcuni dati statistici relativi al partenariato orientale,ovvero un iniziativa nata nel 2009 che sancisce le relazioni politico-economiche tra Europa e Paesi quali l'Ucraina, l'Armenia, l'Azerbaijan, la Repubblica di Moldova e la Bielorussia.
La ricerca di Eurostat si è concentrata principalmente su alcuni dati di carattere demografico e territoriale e sul valore degli scambi di merci tra l'Unione europea e i Paesi partner. Le esportazioni dell'Ue negli stessi hanno raggiunto un valore d'affari di 41,3 miliardi di Euro nel 2013 per scendere a livelli più bassi nel 2014, con un valore di 33,1 mld di Euro. Stesso iter per le importazioni che, dopo il 2009, hanno conosciuto un picco pari a 36,7 mld di Euro nel 2011 e un successivo decremento di circa 32,4 mld di Euro nel 2014.
Gli Stati membri con il maggior volume di scambi commerciali con i Paesi del partenariato sono stati Germania, Italia e Polonia. Berlino si è piazzata al primo posto riguardo l'export, con un volume d'affari pari a 7 mld di Euro (21% del totale), seguita da Polonia con 5,2 mld di Euro (16%) e Italia,le cui esportazioni sono state pari a 2,8 mld di Euro (8%).
Belpaese che è invece risultato essere primo nelle importazioni dai Paesi del partenariato orientale con un valore commerciale di 8,2 mld di Euro, pari al 25% di tutte le importazioni dell'Ue dai Paesi del partenariato.
In cosa consiste il partenariato orientale?
Il partenariato orientale è un iniziativa congiunta tra l'Unione europea e alcuni Paesi dell'Europa dell'Est, ovvero Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina. Lanciato nel 2009 al summit europeo di Praga (il IV° summit si terrà a Riga il 21 e il 22 Maggio 2015), il partenariato ha cercato di avvicinare Europa occidentale e orientale. Esso è nato per supportare il processo di riforme nei Paesi del partenariato a beneficio dei loro cittadini.
La partnership si basa su precisi principi di Diritto Internazionale e su determinati valori fondamentali tra cui democrazia, stato di diritto, rispetto per i diritti umani, nonché economia di mercato, sviluppo sostenibile e buon governo. L'Ue, nell'accordo di partenariato ha differenziato l'approccio con i Paesi partner. I rapporti con Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina hanno raggiunto un livello già soddisfacente tramite l'accordo d'associazione che include una zona di libero scambio globale e approfondito (firmato nel 2014). Con gli altri Paesi del partenariato quali l'Azerbaijan, l'Armenia e la Bielorussia, l'Unione europea sta cercando di avviare degli accordi di natura più approfondita.
Nb:Per visionare il file integrale cliccare sul link sottostante.
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150520_partenariato_orientale_ue_it.htm
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.